sabato 21 ottobre 2017

Corto Maltese


Non è difficile intuire la mia passione per Hugo Pratt e Corto Maltese, l'immagine che apre il mio blog è eloquente.
È l'unica mia fissa, oltre ad avere tutte le sue opere in varie edizioni diverse, ho film d'animazione, accendini, orologi e ogni tipo di gadget possibile, insomma la mia parte nerd la mostro in questo contesto. :-)
Dalla prima volta che mi sono trovato a leggere Corto Maltese mi sono ritrovato e l'ho sempre considerato il mio rifugio, una sorta di migliore amico di carta pesta, può suonare brutto da leggere immagino ma è cosí e d'altronde i triathleti o sono dei disadattati, o sono dei solitari oppure dei drogati di endorfine ............. o tutte e tre le cose messe insieme.
Pratt ci ha lasciati a fine anni novanta, e per chi, come me, si perdeva nei suoi disegni e sopratutto nelle sue storie, la sua morte ha creato un vuoto incolmabile.
Nessuno sa raccontare come Pratt, la sua conoscenza del mondo (era un giramondo instancabile), il suo bisogno di nuovi stimoli e la sua infinita cultura lo rendeva unico, come uniche sono le sue opere.
L'anno scorso è uscita una nuova storia di Corto Maltese (Pratt ha sempre detto che qualcuno avrebbe dovuto continuare a far vivere Corto Maltese), questo compito decisamente arduo è stato affidato Juan Díaz Canales e a Rubén Pellejero; personalmente tendo sempre a non giudicare prima di aver visto o ascoltato e ho atteso l'uscita di "Sotto il sole di mezzanotte" con trepidazione per poi venirne deluso, perlomeno in parte; partendo dal presupposto che Pratt è insostituibile,come disegnatore ma sopratutto come narratore, l'opera mi ha lasciato l'amaro in bocca in entrambi i campi, il viso di Corto era molto in ombra e i disegni non mi trasmettevano nulla.
Immagino non sia stato per niente facile, Pratt è Dio nel fumetto d'avventura e difficilmente potrà mai essere sostituito, e probabilmente la paura del confronto ha influito sul risultato finale, la storia invece era si interessante ma mancava di poesia.
Quest'anno è uscita una nuova storia "Equatoria", i disegni sono decisamente migliorati, forse il peso del confronto si era alleggerito con l'opera precedente, la storia invece mi sembra molto buttata via, l'idea è bella ma manca qualcosa e  quel qualcosa si chiama Hugo Pratt.
Moebius e Jodorowsky non possono essere sostituiti nel fumetto pulp lisergico come Pratt non può essere sostituito nel fumetto d'avventura ma bisogna accontentarsi.
Continuerò cmq a prendere i nuovi Corto Maltese, è una "malattia" per la quale non conosco e non voglio la cura.
In conclusione mi piace più scrivere di altro che di triathlon :-o, il triathlon mi piace praticarlo.
Oggi due ore di bici con due salite fatte in compagnia del Bis (Christian Bissioni) e del Magno (il Magno è il Magno, non ha ne nome ne cognome), il mio mese di scarico sta per terminare, novembre si avvicina.
:-)


martedì 17 ottobre 2017

Non solo Triathlon

Mi capita spesso, nei dopo gara ma anche nel pre gara di parlare con molte persone ma dopo poco trovo il modo di defilarmi, non perché sia snob o mi senta superiore ma semplicemente perché si parla solo di triathlon; sia chiaro, anch'io sono innamorato perdutamente di questo sport ma mi piace parlare anche e sopratutto di altro.
La vita è un'esperienza e va vissuta a 360°, almeno per me.
Quindi oggi parliamo di altro, e cioé di musica, cinema e letteratura.
Partiamo dalla musica, quando avevo 21 anni ho realizzato il mio sogno da adolescente, aprire un negozio di dischi e anche se non è andata bene (ho aperto quando è esploso napster e tutti scaricavano :-( ) la passione mi è rimasta.
In questi giorni è uscito il nuovo disco degli Ulver, gruppo norvegese che seguo dagli esordi, cioé quando facevano metal e il loro mutamento musicale ha coinciso con il mio, il disco in questione è "The assassination of JulioCaesar", un capolavoro, un mix di new wave, electro, jazz a sprazzi, trip hop e sperimentazione.
Se amate Depeche Mode, New Order, il gothic dark e l'elettronica compratelo a scatola chiusa.

Passiamo al film, "Lock & stock" , opera prima di Guy Ritchie, il regista di Sherlock Holmes per intenderci, cosa volete che vi dica, è irriverente, comico, violento e unico ma guardatevi il trailer.



Per vedere il trailer cliccate qui: Lock&stock trailer

E infine il libro: "Il potere del cane" di Don Winslow.
Non è un libro per tutti, è volgare, violento all'inverosimile e incredibilmente crudo e veritiero.
Ambientato tra gli Stati Uniti e il Messico, è uno spaccato del traffico di droga e della criminalità organizzata messicana.
Un romanzo che vi terrà attaccati alle sue pagine e che, nonostante le tante pagine, divorerete.



:-)

giovedì 28 settembre 2017

Zero rimpianti

L'altro giorno ero dal mio fisiotetapista Stefano, che dopo tanti anni di collaborazione è diventato un mio caro amico.
Mentre mi massaggiava mi ha chiesto se non mi fossi pentito di essere partito per l'Africa ed aver mollato tutto proprio all'apice della mia carriera di duathleta, quando ero nel giro della nazionale e proprio nell'anno dei mondiali di Rimini.
Risposta:" NO!!! "
Ho fatto un viaggio incredibile, durato sette mesi, attraversando con lo zaino in spalla una bella fetta del continente nero, un viaggio che mi ha fatto crescere come uomo e che mi ha fatto vivere esperienze assurde, nel bello e nel brutto, conoscere persone stupende e altre orribili, sono tornato completamente cambiato e molto più felice e positivo di prima.
Certo se il duathlon fosse stato sport olimpico non sarei partito ma probabilmente non sarei stato neanche nella nazionale.
Mi è dispiaciuto non essere convocato per gli europei di Edinburgo, stavo bene e me lo meritavo, una settimana prima, incazzato come un puma per non essere stato convocato ho fatto un 10.000 correndo a 3'10" con una facilità disarmante, arrivando a 20 secondi da Alessandri che poi ad Edinburgo arrivò dodicesimo e fece tutta la gara nel gruppo di testa, poi il sabato dell'europeo in Scozia feci la podistica notturna di S.Giovanni a Cesena arrivando  terzo a 4" dal marocchino che qualche mese prima era arrivato terzo alla Strabologna, insomma volavo, la settimana dopo feci il mio personale nei 10.000, 30'42" :-)))))))))
Nel duathlon di Suno, gara scelta dal CT Compagnoni per fare le convocazioni ufficiali arrivai secondo a 5 secondi da Armuzzi, lui agli Europei, io a casa, due settimane dopo al duathlon di Entracque faccio tutta la gara in fuga insieme a Brustolon, con dietro il gruppo ad inseguire con Luciani, Stefani e Pasquinelli che non è riuscito a rientrare, anche li secondo con una frazione bike strepitosa.....stavo proprio bene. :-(
Per il mondiale di Concorde negli USA fu un'altra storia, li non fui convocato perchè era troppo lontano e la federazione portò solo due atleti, scelta comprensibile anche se avevo fatto un ritiro pre mondiale notevole e non avrei certo sfigurato.
Mi è dispiaciuto non aver provato a fare le cose seriamente, nel senso che ho sempre lavorato, non ho mai fatto l'atleta e basta, magari nei triathlon lunghi mi sarei divertito. L'unico che ho preparato decentemente è stato l'HalfcastMan del 2012, il mio primo mezzo IronMan, 4 ore 17 minuti con più di 20 km di salita bella tosta nella frazione bike da ripetere due volte, secondo assoluto a soli due minuti da Sansone e davanti a Simoncini, vice campione italiano l'anno prima.
Poi il lavoro non mi ha più permesso di prepararmi seriamente, a parte il primo anno del Challenge di Rimini , l'anno in cui vinse McCormack, nonostante una bici poco allenata (200 km a settimana e senza la bici da crono) e cadendo in curva arrivai nei venti correndo la mezza a 3'40"al km, li ebbi la conferma che allenato alla pari dei Pro sarei stato da Top Ten ma va bene cosí.
Ho avuto la fortuna di iniziare a fare uno sport a 25 anni ed arrivare in nazionale, sono stato terzo nel rank nazionale di duathlon nel momento di massimo splendore di questo sport, quando c'era gente come Alessandri, Lambruschini, Pigoni, Armuzzi, Hofer e sopratutto ho avuto la fortuna di batterli come al campionato italiano di duathlon classico di Rivergaro (il camp italiano del record di partecipazione), livello stellare, vinse Hofer davanti a Picco, io arrivai sesto davanti ad Alessandri, Lambruschini, Pigoni e molti altri, gente come Luciani, Bonazzi, Pasqualini non stava neanche nel secondo gruppo, immaginatevi il livello.
Come non ho rimpianti di aver smesso di giocare a calcio proprio quando mi prese il Parma, avevo 14 anni, era il Parma di Nevio Scala, Buffon era nella primavera ma il calcio non faceva per me.....
Poi la mia vita mi ha portato ad incontrare Valentina, la mia compagna e alla nascita di nosto figlio Zeno...
Ora faccio il gelataio, lavoro troppo probabilmente ma sono felice.
Delle mille strade cieche che la vita ti obbliga a prendere alla fine ho percorso quella giusta per me.
Come dice il titolo del post: ZERO RIMPIANTI.




martedì 26 settembre 2017

IronMan Cervia 51.50




All'inizio dell'anno mi ero dato un obiettivo, finire la stagione in crescendo ritrovando  i ritmi gara che inevitabilmente avevo perso negli ultimi anni senza praticamente gareggiare.
Avevo scelto la gara di Cervia come obiettivo, perchè era cmq una bella vetrina essendo una gara del circuito IronMan e perché la mia società ci teneva, il fatto che fosse poi a fine stagione la rendeva perfetta.
Dopo l'incidente in bici, venuto nel periodo peggiore (marzo), quando iniziavo a sentirmi bene, non mi sono perso d'animo, ho preso la cosa serenamente, consapevole si di aver perso un mesetto per riprendermi ma cmq senza farmi veramente male e visto il tipo di incidente devo solo dire grazie, ho saltato i campionati italiani di duathlon sprint e altre gare poi a maggio ho iniziato a sentirmi meglio, a Gatteo ho fatto un'ottima gara, Iseo è andata bene fino a 3/4 poi sono crollato e ho rovinato la gara ma ci stava perchè non facevo un No Draft da molto tempo,  poi ho fatto Brasimone, gara che considero cruciale, perché mi ha fatto capire che avevo ancora grossi margini di miglioramente nonostante la condizione fosse buona.
Ad agosto ho corso a Faenza e sono andato forte, secondo correndo molto bene, ho deciso di non partire a Cesenatico perché non me la sono sentita di rischiare, strada bagnata e percorse bike pessimo, volevo fare bene a Cervia e non potevo rischiare una caduta.


Beh, a Cervia è andato tutto bene, 600 atleti provenienti da 27 nazioni diverse, buon livello e organizzazione TOP, in più c'era tutta la mia famiglia a guardarmi, insomma non potevo sbagliare...... ho nuotato i 1.500 in 22 minuti e spiccioli (19° tempo assoluto nonostante abbia sbagliato la prima boa e fatto 100 mt in più, colpa mia), ho pedalato molto bene (38 km/h di media e 9° parziale) e ho chiuso correndo tranquillo (primi 5km bene a 3'30'') poi, visto che davanti  erano irraggiungibili e avevo un buon vantaggio su quelli dietro, ho rallentato, non avevo senso spaccarsi, l'obiettivo era stato raggiunto e gli ultimi km tra così tanta gente che ti incita me li sono goduti (4° split run senza morire).
Alla fine settimo assoluto e secondo di categoria...insomma...nel mio piccolo mi difendo ancora e sopratutto...mi diverto tanto.
Adesso due settimane di riposo assoluto poi si ricomincia con la preparazione invernale.

:-)))))))

Classifica completa:

http://ironman-results.r.mikatiming.de/2017/cervia/?pid=list



martedì 5 settembre 2017

Triathlon=Business

Il triathlon negli ultimi anni ha avuto un incremento di popolarità notevole, il movimento sta crescendo e alle gare siamo sempre di piú.
Niente di male ovviamente, anzi, il triathlon è uno sport stupendo e se lo merita perchè è unico però il business, come logica di questo mondo, sta diventando la parte predominante.
Fino a non molti anni fa le iscrizioni alle gare classiche (sprint, olimpico, duathlon ecc.) costavano dai 25 ai 30 euro, adesso si va dai 40 ai 60, quasi il doppio e in pochi anni.
Eccovi un esempio pratico che mi è capitato spesso: mi iscrivo a un olimpico, 55 euro, 400 iscritti (22,000 euro di incasso totale), arrivo nei primi 10, i primi tre vanno a premio in denaro poi categorie, vinco la mia categoria e mi danno una visiera, secondo e terzo una medaglia.
Non ne voglio fare una questione di soldi, non mi interessava quando ero un Elite, tantomeno adesso, è un fatto di principio, e poi finiamola con le t-shirt nel pacco gara, dateci un paio di calzini o di guanti che almeno li usiamo.
In conclusione amo il triathlon ma tutto quello che c'è intorno non mi piace proprio per niente ma il mondo gira intorno ai soldi purtroppo, IRONMAN style.
:-) :-(





domenica 3 settembre 2017

La ricerca della felicità

Da quando è nato Zeno ho scoperto emozioni sconosciute, nuovi colori e tanta gioia.
Grazie amore mio per avermi donato questa meraviglia.
Nonostante il poco tempo che riesco a dedicare allo sport a settimana (8km a nuoto, 150km in bici e 40km di corsa) sto raggiungendo risultati insperati e molto del merito è tuo, piccolo Zeno. :-)
Non penso di poter insegnare niente a nessuno ma posso darvi un consiglio: "Cercate di essere felici, nonostante tutto."
Non ho avuto una vita facile, non ho intenzione di tediarvi con la mia storia e sinceramente non ho neanche voglia di raccontarla ma un motivo per sorridere lo trovo sempre...anche quando sembra impossibile.










martedì 29 agosto 2017

Finalmente un podio



Sono andato a Faenza per il classico Triathlon sprint  per fare un buon allenamento su ritmi piú veloci di quelli che dovrò affrontare nelle gare di settembre, non avevo ambizioni, volevo fare un nuoto veloce, la bici come veniva e correre bene.
Alla fine è venuto un secondo posto assoluto che non mi aspettavo,il nuoto in piscina mi penalizza sempre (in acque libere mi esprimo decisamente meglio) ma domenica sono riuscito a girare in 1'28" , che calcolando gli 8km settimanali che riesco a dedicare al nuoto va benissimo; sono uscito nono dall'acqua, a una manciata di secondi da Camporesi, Esposito, Galassi e Vandi, ho cambiato veloce e sono partito a tutta in bici, grazie alla collaborazione di Camporesi ed Esposito abbiamo preso dopo un paio di km Arlotti e prima della salitella il duo di testa formato da Bulgarelli e Cavina, a questo punto, avendo un minuto abbondante sul gruppo dietro abbiamo controllato fino alla T2. Sceso dalla bici sono partito come mio solito regolare, per capire come stavano le gambe, Cavina e Camporesi sono partiti a bomba (passo 3'10"), sapevo che Camporesi ha un passo troppo veloce cosí mi sono assestato sui 3'20"  regolare.
Dopo un km e mezzo ho raggiunto Cavina, che era partito troppo forte per i suoi ritmi, sono stato con lui per 400 mt poi, vedendolo in difficoltà ho aumentato un pochino, senza strafare per non cuocere, ho tenuto quel passo fino al traguardo arrivando con una ventina di secondi su Cavina e a 40" dal Camporesi.
Sono molto soddisfatto della mia gara, mi ha confermato che ho una buona condizione, adesso bisogna mantenerla. :-)
Prossima gara: Triathlon internazionale di Cesenatico.

sabato 26 agosto 2017

23/7 Un settimo posto che da morale






Dopo Iseo ho deciso di fare un altro Olimpico No Draft, per due motivi, il primo è che le gare No Draft mi piacciono molto, esprimi il tuo valore reale e nessuno (in teoria) ti ciuccia la ruota; il secondo motivo è che Iseo mi aveva lasciato un pò di amaro in bocca, il crollo nella corsa, la mia frazione migliore non l'ho proprio digerito.
Mi presento al lago di Brasimone con l'obiettivo di fare meglio di Iseo, il percorso bike era simile, con più salita ma decisamente piú pedalabile, la discesa molto più tecnica e la frazione run intorno al lago è incantevole.
Partiamo con i soliti 1.500mt di nuoto, nuoto decisamente peggio di Iseo, non riesco a tenere il treno davanti e quelli dietro vanno troppo piano e mi ritrovo a farmi tutta la frazione swim da solo, esco dall'acqua in 26° posizione, salgo in bici ed è subito discesa, 10km a tutta poi 30km di salita, recupero molte posizioni e rientro in zona cambio 13° (media32.6), parto a piedi con un solo obiettivo, finire in crescendo, senza cedimenti, dopo un paio di km mi rendo conto che oggi le gambe girano veramente bene, tengo il mio passo fino al traguardo e arrivo 7°, con il secondo miglior split nella frazione Run, così ci siamo.
Per la cronaca ha vinto Ceccarelli, al rientro alle gare, davanti a Iuliano e Rossetti, podio notevole quindi.
Adesso niente gare fino al 27 agosto poi uno sprint per fare un pò di velocità e a settembre Olimpico di Cesenatico e sopratutto No Draft IronMan a Cervia, gara internazionale dove volgio ben figurare.

:-)

9/7 Campionato Italiano Triathlon olimpico No Draft

Le gare No Draft (senza scia) sono decisamente differenti dalle classiche competizioni di triathlon con scia, non te le inventi da un giorno all'altro e necessitano di esperienza, per quel che mi riguarda non ne facevo una da 3 anni e sinceramente l'ho decisamente accusata.
Più di 1.500 partecipanti, livello molto alto e percorso tosto.
Questo è stato il Campionato italiano di Triathlon Olimpico No Draft di Iseo (Brescia).
Quando ci sono così tanti concorrenti è sempre difficile organizzarsi, le partenze delle batterie si susseguono ogni 2 minuti e riscaldarsi è sempre un delirio infatti mi sono ritrovato nella griglia di partenza senza il minimo accenno di riscaldamento...vabbehhh...la prendo con filosofia....come al solito....l'acqua del lago è fresca e bella piatta, i 1.500 metri di nuoto scivolano via bene in 23 minuti, il nuoto è la mia frazione debole e non lo alleno molto per mancanza di tempo e non posso pretendere tanto.
Inforco la bici e parto regolare, con 150km a settimana non puoi certo pensare di fare un tempone cmq fino al 20km tengo un buon passo, poi inizia la salita, la pedalata è agile ma discretamente efficace, recupero molte posizioni, gli ultimi 8km sono in discesa, bella veloce con poche curve difficili, arrivo in zona cambio  e parto di corsa, consapevole di stare bene, tengo un ottimo passo fino  al 5° km, sono 25° assoluto e le gambe girano ma le gare No Draft sono imprevedibili e all'mprovviso, senza preavviso, arriva la crisi, se per la prima metà della frazione Run ho corso sotto i 3'30'' nella seconda metà ho corso a 3'45'', gare compromessa, precipito al 44° posto.
Alla fine va bene così, non gareggiavo con continuità da parecchi anni e questo è un anno di transizione, so dove posso arrivare e dove devo migliorare, tempo e famiglia permettendo ovviamente.





domenica 18 giugno 2017

Vita da triathleta

Quando mi ritrovo a parlare di triathlon mi sento spesso dire: "bello ma non ho tempo!"
In alcuni casi magari è vero ma spesso è semplicemente mancanza di volontà.
Certo per fare triathlon serve spirito di adattamento, sopratutto se si ha una famiglia, io penso di esserne l'esempio perfetto: lavoro sette giorni su sette nella mia attività (non ho giorno di riposo), faccio una media di 60 ore a settimana, ho due figli (uno appena nato e l'altro di quasi 8 anni)e tutto quello che ne consegue.
A casa faccio la mia parte (cucina, lavatrici, lavastoviglie ecc.) ma riesco ad allenarmi dalle 6 alle 8 volte a settimana raggiungendo risultati discreti.
Anche quando facevo l'elite ho sempre lavorato, certo non avevo una famiglia ma mi allenavo 12 volte a settimana e dovevo incastrare tutto.
Per fare un esempio: giovedí sera ho fatto chiusura al lavoro (mezzanotte), venerdí mattina alle 5.50 ho cambiato zeno e poi sono andato a correre, 10km e alle sette e un quarto ero già docciato, ho prepato la colazione a tutti, fatto lavastoviglie e lavatrice e alle otto e mezza ero al lavoro. In pausa pranzo ho nuotato e poi di nuovo al lavoro fino alle 20.
In conclusione sfruttando bene il tempo a disposizione e con una buona organizzazione si può fare tutto.

Ps: dimenticavo una componente molto importante...serve molta comprensione da parte della vostra/o compagna/o. :-)

"VOLERE È POTERE!"


mercoledì 31 maggio 2017

Insid3r triathlon series 2017

Non avevo il rank nei triathlon sprint non so da quanto tempo, è una distanza che non amo, gare troppo corte dove il nuoto è una frazione predominante e dove è molto difficile recuperare terreno nella bike ma visto che quest'anno si disputavano tre gare vicino a casa ho deciso di gareggiare.
Ho saltato la tappa di rimini, mio figlio Zeno era appena nato e avevo cose decisamente più importanti da fare, quindi mi iscrivo a Cervia, 350 al via, livello buono, non avevo obiettivi, a parte divertirmi e capire come sto fisicamente (la paternità è stupenda ma faticosa). 
Partenza alle nove, mare piatto, nuoto male, prendo dai 30" ai 45" secondi da quelli con cui esco di solito e mi ritrovo in un gruppo che in bici fa ridere, non recuperiamo niente, mi rendo conto troppo tardi di poter andare da solo e rientro in zona cambio intorno alla quarantesima posizione, parto di corsa consapevole di stare molto bene a piedi e infatti corro regolare su percorso perlopiù sterrato a 3'20" e finisco 19°.
Nelle due settimane a seguire mi concentro sul nuoto per ricucire il gap, faccio lavori mirati in bici e di mantenimento a piedi, arrivo a Gatteo sapendo di stare molto bene.
Si parte sempre alle nove, questa volta nuoto bene, parto deciso, mi prendo la mia parte di botte e le do anche (in acqua libere è normale), esco dall'acqua in venticinquesima posizione, insieme a Camporesi (primo obiettivo raggiunto), cambio veloce e insieme a Campo iniziamo a menare subito, in 5 km prendiamo il terzo gruppetto e recuperiamo su quelli davanti, andiamo regolari fino alla T2 e rientro in Zc intorno alla decima posizione, corro regolare a 3'23" senza morire e arrivo sesto, a soli 5" dal quinto e a un paio di minuti dal primo.
Miglior split bike e quinto tempo run, niente male direi calcolando che nelle settimane dove riesco ad allenarmi di più faccio 9 km a nuoto, 130 in bici e 40 a piedi.
Calcolando che gli sprint non sono certo le mie gare posso essere soddisfatto, adesso a giugno niente gare, voglio preparare al meglio gli olimpici no draft di luglio.



sabato 29 aprile 2017

Resoconto Campionati italiani duathlon no draft

Dopo l'incidente e l'inevitabile stop e successiva riabilitazione sono arrivato a Quinzano D'Oglio senza obiettivi, volevo fare la mia gara e vedere cosa ne veniva fuori.
Due settimane prima della gara scopro che la gara è No draft (cronometro senza scia), rispolvero la mia bici da crono e faccio tre uscite,  pochine visto che la bici da crono è uno sport a parte.
Arrivo a Quinzano e scopro di essere in terza batteria, perchè non gareggiando da un pò non ho più il rank, se avessi guardato la starting list me ne sarei reso conto e avrei chiesto una wild card ma non l'ho fatto e quindi parto dopo 4 minuti dai primi (con 250 atleti davanti)....insomma .... alla fine mi sono sparato un 10.000 su percorso quasi completamente sterrato e con strada stretta superando più di 150 atleti dovendo rallentare e accelerare di continuo causa sorpassi...., conclusione 34'50", quasi un minutino in più del tempo che volevo e potevo fare.
Salgo in bici e vado regolare, tre settimane senza bici e il forte vento contrario si fanno sentire ma non pedalo malissimo, rientro in zona cambio e nel 5000 finale (senza traffico) faccio il 16° parziale assoluto che rende meglio l'idea del mio valore attuale.
Alla fine 22° posto assoluto su quasi 600 atleti.
La mia stagione inizia adesso.
Impressionante Ugazio che poco più che ventenne va già come un missile.


martedì 7 marzo 2017

CRASH? Per fortuna è stato solo BOOM!!!



Era tutta la settimana che mi sentivo bene, le gambe giravano sia in bici che a piedi, insomma tutto perfetto...no purtroppo......sabato, mentre stavo raggiungendo i miei compagni di squadra per il lungo settimanale, sono stato investito da un'auto che non mi ha dato la precedenza, botta della madonna ma per fortuna niente di rotto, sono tutto ammaccato ma sto bene, ci vorrà un pochino per riprendermi ma non dovrei compromettere quanto di buono ho fatto fino ad ora.
Meglio adesso che in piena stagione, anche se mi scoccia non gareggiare a Siena domenica prossima e perdermi il campionato italiano di duathlon a squadre di Riccione dove partivamo da vice campioni in carica. Se ne riparla ad aprile, adesso riabilitazione.
Andare avanti cercando sempre il lato positivo. :-)

lunedì 27 febbraio 2017

Ancora qui

La scorsa stagione è stata l'ennesima dove sono riuscito, causa impegni lavorativi, a fare pochissime gare ma di una mi ricorderò, il secondo posto nel campionato italiano crono a squadre di duathlon, si me lo ricorderò perché nessuno lo avrebbe potuto pronosticare e invece è arrivato, all'improvviso, inaspettato ma proprio per questo indimenticabile.
Questo risultato mi ha fatto tornare la voglia di fare duathlon (da quando non sono più un Pro non ne avevo più fatti) e ad ottobre scorso ho gareggiato a Piacenza arrivando settimo assoluto in una gara con una discreta starting list (primo Cigana, secondo Bianco e terzo Huber).
Ho passato l'inverno allenandomi regolarmente, cosa che non facevo da anni, e a febbraio ho fatto la prima gara dell'anno a Terni arrivando ottavo assoluto.
E' stata una gara perfetta, perché doveva essere un allenamento, ed è stato un ottimo allenamento, l'ho fatta tutta in progressione chiudendo molto bene senza essere eccessivamente cotto.
Da marzo si inizierà a fare sul serio con le gare importanti poi ad aprile partiranno anche i primi triathlon, mi sto allenando bene in tutte e tre le discipline e la condizione migliora di settimana in settimana, ovviamente so di non poter più andare come quando ero un Pro ma posso ancora dire la mia e sopratutto divertirmi.






Duathlon di Terni 2017