venerdì 16 aprile 2021

Poliziotteschi e altri randagi

Ultimo post prima del ritorno alla vita, la quarantena è quasi finita, adesso mi prenderò un paio di mesi per  provare a recuperare un pò di tempo perso, cercando di allenarmi un pò di più.
Come ultimo post ho scelto di parlare dei film polizieschi all'italiana, detti poliziotteschi, un genere nato tra la fine degli anni sessanta che nei seguenti settanta ebbe un discreto successo in Italia nonostante la critica li definisse violenti e fini a se stessi per poi diventare cinema di culto negli Stati Uniti intorno agli anni ottanta; Quentin Tarantino ne è un fan sfegatato e li annovera sempre tra le sue fonti d'ispirazione.
I protagonisti di questi film sono strettamente legati con il Serpico di Al Pacino, l'ispettore Callaghan di Clint Eastwood o il tenente Bullit di Steve McQueen, tutori della legge intransigenti, spesso violenti e immersi in una realtà urbana degradata.
Per nulla moralisti, i poliziotteschi distinguono spesso tra chi ruba per vivere (arrivando a tollerarlo) e chi intende apertamente danneggiare il prossimo.  
Il primo film, a mio parere degno di nota è "Banditi a Milano" di Carlo Lizzani (vero inventore del genere) del 1968, con Tomas Milian e Gianmaria Volontè; l'attore che più si identificò con il genere è sicuramente Maurizio Merli, che nel corso degli anni  interpretò vari film, tra cui "Roma a mano armata", "Napoli violenta" e "Il cinico, l'infame e il violento", tutti diretti da Umberto Lenzi.
L'apice del genere è senza ombra di dubbio "Milano odia, la polizia non può sparare", sempre di Lenzi, del 1974, capolavoro assoluto da vedere e  rivedere.
Una menzione particolare va fatta poi per "I quattro dell'apocalisse" di quel genio di Lucio Fulci, film "western" molto atipico e molto sottovalutato, che però merita di essere menzionato in questo post per sceneggiatura e crudezza affini al genere poliziottesco; il film all'uscita fu vietato ai minori di 18 anni per l'eccessiva violenza e riproposto anni dopo con molte parti censurate.
Ecco una carellata di film, in alcuni trovate il film completo:

"BANDITI A MILANO" (FILM COMPLETO)


"MILANO ODIA, LA POLIZIA NON PUO' SPARARE" (FILM COMPLETO)



"LA BANDA DEL GOBBO" (FILM COMPLETO)



"IL CINICO, L'INFAME E IL VIOLENTO"

 


"ROMA VIOLENTA" (FILM COMPLETO)


"TORINO NERA" (FILM COMPLETO)


"GENOVA A MANO ARMATA" (FILM COMPLETO)



ROMA A MANO ARMATA


"LA BANDA DEL TRUCIDO" (FILM COMPLETO)




"PIEDONE LO SBIRRO"


LUCA IL CONTRABBANDIERE

I poliziottesci all'italiana hanno come componente fondamentale le musiche, le colonne sonore di alcuni sono diventate dei veri  e propri cult.
Vi consiglio "Beretta70" , compilation difficile da trovare ma reperibile (io l'ho preso su discogs), con un artwork molto ricco sulla storia, i registi e gli attori del genere.

BERETTA70 (clicca per ascoltare il cd)



Anche nel campo della letteratura ci sono vari libri che parlano dei poliziotteschi all'italiana, ve ne consiglio due:

"ancora più...Cinici, infami e violenti" (Dizionario dei film polizieschi italiani anni '70) di Daniele Magni e Silvio Gobbo.



"Italia odia. Il cinema poliziesco italiano" di Roberto Curti.






mercoledì 14 aprile 2021

No Global

La parola No Global, purtroppo, viene spesso avvicinata ai movimenti di sinistra (vedi tute bianche, Casarini e compagnia bella) ma nella realtà le due cose non hanno legami reali, un pò come l'anarchia che viene considerata di sinistra ma che, se si va a studiare la storia, non ha nulla da spartire con comunismo, socialismo e cazzi vari,  è l'estrema sinistra che si è avvicinata all'anarchia per puri scopi politici (dimenticandosi che Stalin gli anarchici li rinchiudeva nei gulag per poi ammazzarli  tutti); io sono NO GLOBAL, ma non sono certo di sinistra, la politica tendenzialmente mi annoia, non mi interessa, la considero un gioco fatto da potenti che non conoscono la realtà di cui  fingono di interessarsi e che pensano solo ad interessi economici.
Essere No Global è un modo di pensare e di intendere la vita, vuol dire essere legati alle tradizioni e alla cultura locale; senza entrare nel merito del discorso che è molto complicato e lungo la globalizzazione distrugge le culture popolari e locali, rende il mondo tutto uguale, ce l'hanno venduta come più opportunità e uguaglianza per tutti ma nella realtà è l'esatto contrario, ha aumentato le disparità del mondo, sfruttando a costi ancora più bassi le risorse naturali dei paesi più poveri, distruggendo le economie locali e disintegrando le culture  e io, un mondo così, tutto uguale, non lo voglio.
Quando una persona viaggia lo fa per vedere culture diverse, per assaporare ed annusare gusti e odori diversi; che senso ha andare in un posto  e trovare gli stessi ristoranti e negozi (vedi McDonalds, Gap, Starbucks e compagnia bella) che trovi ovunque?
Il mondo è bello perchè è vario, non lo voglio tutto omologato, mi fa schifo; mi fa ridere quando vedo politici di destra, che parlano sempre di valorizzare il Made in Italy parlare male dei  No Global, perchè se credi nel made in Italy devi essere no global per forza, ed invece ne fanno una mera questione politica.
Che senso ha comprare, per fare un esempio, biscotti inglesi se gli stessi biscotti li fanno in Italia?
Perchè comprare su amazon se lo stesso prodotto lo trovi nel negozio del tuo paese?
Perchè su amazon lo paghi 3/5 euro in meno? Ma per favore, bella cagata.
Anch'io compro online però se posso vado nel negozio del mio paese.
Basterebbe fare attenzione a ciò che si compra per cambiare il mondo ma evidentemente l'essere umano non ne ha voglia.
Per non parlare poi della questione ambientale, che è arrivata ormai  a un punto di non ritorno ma anche qui la maggior parte degli uomini non ha interesse ad avere un mondo più pulito o a mangiare prodotti più sani, meglio il cibo spazzatura no?
Se volete approfondire l'argomento vi consiglio due libri, il primo è quello che considero la bibbia dell'essere No Global:

"No Logo" di Naomi Klein.

e il secondo, "Shock economy", sempre di Naomi Klein, dove l'autrice spiega, come gli effetti e le applicazioni delle teorie liberiste di Milton Friedman e della Scuola di Chicago in diversi stati del pianeta da parte dei politici (in accordo o minacciati dal Fondo Monetario Internazionale e dalla Banca mondiale), dagli anni sessanta fino al 2007, sfruttando lo stato di shock creato alla popolazione (causato da determinati avvenimenti naturali e non ,come tsunami, terremoti, uragani, crolli della borsa, guerre ecc...) permetta alla politica di fare cambiamenti che in situazioni normali non sarebbero mai stati accettati dal popolo.


E una canzone: "Think locally, fuck globally" dei Go Gol Bordello




Video canzone (clicca per guardarlo)


martedì 13 aprile 2021

Io se fossi Dio

 

Io se fossi Dio
E io potrei anche esserlo
Sennò non vedo chi
Io se fossi Dio
Non mi farei fregare dai modi furbetti della gente
Non sarei mica un dilettante
Sarei sempre presente
Sarei davvero in ogni luogo a spiare
O meglio ancora a criticare
Appunto cosa fa la gente
Per esempio il piccolo borghese
Com'è noioso
Non commette mai peccati grossi
Non è mai intensamente peccaminoso
Del resto, poverino, è troppo misero e meschino
E pur sapendo che Dio è più esatto di una Sveda
Lui pensa che l'errore piccolino
Non lo conti o non lo veda
Per questo
Io se fossi Dio
Preferirei il secolo passato
Se fossi Dio
Rimpiangerei il furore antico
Dove si odiava e poi si amava
E si ammazzava il nemico
Ma io non sono ancora
Nel regno dei cieli
Sono troppo invischiato
Nei vostri sfaceli.
Io se fossi Dio
Non sarei così coglione
A credere solo ai palpiti del cuore
O solo agli alambicchi della ragione
Io se fossi Dio
Sarei sicuramente molto intero e molto distaccato
Come dovreste essere voi
Io se fossi Dio
Non sarei mica stato a risparmiare
Avrei fatto un uomo migliore
Sì, vabbe', lo ammetto
Non mi è venuto tanto bene
Ed è per questo, per predicare il giusto
Che io ogni tanto mando giù qualcuno
Ma poi alla gente piace interpretare
E fa ancora più casino
Io se fossi Dio
Non avrei fatto gli errori di mio figlio
E sull'amore e sulla carità
Mi sarei spiegato un po' meglio
Infatti non è mica normale che un comune mortale
Per le cazzate tipo compassione e fame in India
C'ha tanto amore di riserva che neanche se lo sogna
Che viene da dire
"Ma dopo come fa a essere così carogna?"
Io se fossi Dio
Non sarei ridotto come voi
E se lo fossi io certo morirei per qualcosa di importante
Purtroppo l'occasione di morire simpaticamente
Non capita sempre
E anche l'avventuriero più spinto
Muore dove gli può capitare e neanche tanto convinto
Io se fossi Dio
Farei quello che voglio
Non sarei certo permissivo
Bastonerei mio figlio
Sarei severo e giusto
Stramaledirei gli inglesi come mi fu chiesto
E se potessi
Anche gli africanisti e l'Asia
E poi gli americani e i russi
Bastonerei la militanza come la misticanza
E prenderei a schiaffi
I volteriani, i ladri
Gli stupidi e i bigotti
Perché Dio è violento!
E gli schiaffi di Dio
Appiccicano al muro tutti
Ma io non sono ancora
Nel regno dei cieli
Sono troppo invischiato
Nei vostri sfaceli
Finora abbiamo scherzato
Ma va a finire che uno
Prima o poi ci piglia gusto
E con la scusa di Dio tira fuori
Tutto quello che gli sembra giusto
E a te ragazza
Che mi dici che non è vero
Che il piccolo borghese è solo un po' coglione
Che quell'uomo è proprio un delinquente
Un mascalzone, un porco in tutti i sensi, una canaglia
E che ha tentato pure di violentare sua figlia
Io come Dio inventato
Come Dio fittizio
Prendo coraggio e sparo il mio giudizio e dico:
Speriamo che a tuo padre gli sparino nel culo, cara figlia
Così per i giornali diventa
Un bravo padre di famiglia
Io se fossi Dio
Maledirei davvero i giornalisti
E specialmente tutti
Che certamente non sono brave persone
E dove cogli, cogli sempre bene
Compagni giornalisti avete troppa sete
E non sapete approfittare delle libertà che avete
Avete ancora la libertà di pensare
Ma quello non lo fate
E in cambio pretendete la libertà di scrivere
E di fotografare
Immagini geniali e interessanti
Di presidenti solidali e di mamme piangenti
E in questa Italia piena di sgomento
Come siete coraggiosi, voi che vi buttate
Senza tremare un momento
Cannibali, necrofili, deamicisiani e astuti
E si direbbe proprio compiaciuti
Voi vi buttate sul disastro umano
Col gusto della lacrima in primo piano
Sì, vabbe', lo ammetto
La scomparsa dei fogli e della stampa
Sarebbe forse una follia
Ma io se fossi Dio
Di fronte a tanta deficienza
Non avrei certo la superstizione della democrazia
Ma io non sono ancora
Nel regno dei cieli
Sono troppo invischiato
Nei vostri sfaceli
Io se fossi Dio
Naturalmente io chiuderei la bocca a tanta gente
Nel regno dei cieli non vorrei ministri
Né gente di partito tra le palle
Perché la politica è schifosa e fa male alla pelle
E tutti quelli che fanno questo gioco
Che poi è un gioco di forza ributtante e contagioso
Come la lebbra e il tifo
E tutti quelli che fanno questo gioco
C'hanno certe facce che a vederle fanno schifo
Che sian untuosi democristiani
O grigi compagni del Pci
Son nati proprio brutti
O perlomeno tutti finiscono così
Io se fossi Dio
Dall'alto del mio trono
Vedrei che la politica è un mestiere come un altro
E vorrei dire, mi pare Platone
Che il politico è sempre meno filosofo
E sempre più coglione
È un uomo a tutto tondo
Che senza mai guardarci dentro scivola sul mondo
Che scivola sulle parole
Anche quando non sembra o non lo vuole
Compagno radicale
La parola compagno non so chi te l'ha data
Ma in fondo ti sta bene
Tanto ormai è squalificata
Compagno radicale
Cavalcatore di ogni tigre, uomo furbino
Ti muovi proprio bene in questo gran casino
E mentre da una parte si spara un po' a casaccio
Dall'altra si riempiono le galere
Di gente che non c'entra un cazzo
Compagno radicale
Tu occupati pure di diritti civili
E di idiozia che fa democrazia
E preparaci pure un altro referendum
Questa volta per sapere
Dov'è che i cani devono pisciare
Compagni socialisti
Ma sì, anche voi insinuanti, astuti e tondi
Compagni socialisti
Con le vostre spensierate alleanze
Di destra, di sinistra, di centro
Coi vostri uomini aggiornati
Nuovi di fuori e vecchi di dentro
Compagni socialisti, fatevi avanti
Che questo è l'anno del garofano rosso e dei soli nascenti
Fatevi avanti col mito del progresso
E con la vostra schifosa ambiguità
Ringraziate la dilagante imbecillità
Ma io non sono ancora
Nel regno dei cieli
Sono troppo invischiato
Nei vostri sfaceli
Io se fossi Dio
Non avrei proprio più pazienza
Inventerei di nuovo una morale
E farei suonare le trombe per il Giudizio universale
Voi mi direte: perché è così parziale
Il mio personalissimo Giudizio universale?
Perché non suonano le mie trombe
Per gli attentati, i rapimenti
I giovani drogati e per le bombe
Perché non è comparsa ancora l'altra faccia della medaglia
Io come Dio, non è che non ne ho voglia
Io come Dio, non dico certo che siano ingiudicabili
O addirittura, come dice chi ha paura, gli innominabili
Ma come uomo come sono e fui
Ho parlato di noi, comuni mortali
Quegli altri non li capisco
Mi spavento, non mi sembrano uguali
Di loro posso dire solamente
Che dalle masse sono riusciti ad ottenere
Lo stupido pietismo per il carabiniere
Di loro posso dire solamente
Che mi hanno tolto il gusto di essere incazzato personalmente
Io come uomo posso dire solo ciò che sento
Cioè solo l'immagine del grande smarrimento
Però se fossi Dio
Sarei anche invulnerabile e perfetto
Allora non avrei paura affatto
Così potrei gridare, e griderei senza ritegno
Che è una porcheria
Che i brigatisti militanti siano arrivati dritti alla pazzia
Ecco la differenza che c'è tra noi e gli innominabili:
Di noi posso parlare perché so chi siamo
E forse facciamo più schifo che spavento
Di fronte al terrorismo o a chi si uccide c'è solo lo sgomento
Ma io se fossi Dio
Non mi farei fregare da questo sgomento
E nei confronti dei politicanti sarei severo come all'inizio
Perché a Dio i martiri
Non gli hanno fatto mai cambiar giudizio
E se al mio Dio che ancora si accalora
Gli fa rabbia chi spara
Gli fa anche rabbia il fatto che un politico qualunque
Se gli ha sparato un brigatista
Diventa l'unico statista
Io se fossi Dio
Quel Dio di cui ho bisogno come di un miraggio
C'avrei ancora il coraggio di continuare a dire
Che Aldo Moro insieme a tutta la Democrazia cristiana
è il responsabile maggiore
Di vent'anni di cancrena italiana
Io se fossi Dio
Un Dio incosciente, enormemente saggio
C'avrei anche il coraggio di andare dritto in galera
Ma vorrei dire che Aldo Moro resta ancora
Quella faccia che era
Ma in fondo tutto questo è stupido
Perché logicamente
Io se fossi Dio
La Terra la vedrei piuttosto da lontano
E forse non ce la farei ad accalorarmi
In questo scontro quotidiano
Io se fossi Dio
Non mi interesserei di odio e di vendetta
E neanche di perdono
Perché la lontananza è l'unica vendetta
È l'unico perdono
E allora
Va a finire che se fossi Dio
Io mi ritirerei in campagna
Come ho fatto io

Giorgio Gaber




venerdì 9 aprile 2021

GLI INCOMPRESI/1: 10 ALBUM (+1) DA RISCOPRIRE

Spesso, per avere successo nella vita, serve molta fortuna, puoi avere talento, puoi avere ottime idee, anche innovative ma se non sei baciato dalla fortuna qualsiasi cosa può passare inosservato, in ogni ambito della vita.
Ecco 10 (+1) dischi che sono passati inosservati, o quasi, ma che avrebbero meritato molto di più:
Per ascoltare il disco cliccate sul titolo.

GATES OF ISHTAR "AT DUSK AND FOREVER"


Terzo disco di questa band svedese di melodic death metal, personalmente lo reputo uno dei dieci migliori album del genere ma passò quasi inosservato, venne ristampato parecchi anni dopo ma sono rimasti semi sconosciuti, se amate il genere cercate e comprate a scatola chiusa tutti e tre i dischi.



DISCOGRAFIA GATES  OF ISHTAR:

A BLOODRED PATH (1996)
THE DAWN OF FLAMES (1997)
AT DUSK AND FOREVER (1998)


PULKAS "GREED"

Unico disco per questo combo londinese, uscito nel 1998 per la Earache records, label storica dell'underground estremo inglese; non se li è cagati praticamente nessuno, mix letale di metal, punk e noise. Da pogare fino allo sfinimento.


ECHOBRAIN "ECHOBRAIN"


Uscito in pompa magna vista la presenza di Jason Newsted, appena uscito dai Metallica, questo disco del 2002 passò inosservato proprio perchè vista la presenza di Newsted molti si aspettavano un disco di metal, invece qui parliamo di rock con venature pop di ottima qualità, un pò Beatles, un pò Jeff Buckley e un pò college rock.
Da riscoprire assolutamente.


DISCOGRAFIA ECHOBRAIN:

ECHOBRAIN (2002)
STRANGE ENJOYMENT (2002)
GLEAN (2004)


MANDRAGORA "POLLEN"

Quinto album per questo gruppo inglese, formatosi nel 1983 a Brighton, autori di un mix di space rock, world music ed elettronica, la loro proposta non è certo commercialmente appetibile ma il rislutato è notevole.
Per gli amanti della sperimentazione sonora  e della musica etnica.



DISCOGRAFIA MANDRAGORA:

OVER THE MOON (1988)
HEAD FIRST (1991)
EARTHDANCE (1993)
TEMPLE BALL (1994)
POLLEN (1998)

KARMA 





Gruppo italiano attivo negli anni novanta (fu il mio primo concerto al Vidia club di Cesena) hanno all'attivo due album, entrambi molto belli, il primo "Karma" del 1994 che è il disco che vi consiglio e "Astronotus" del 1996, purtroppo non riuscirono a sfondare (nonostante le 22.000 copie vendute con "Astronotus) al contrario di altri gruppi italiani molto meno validi di loro, il loro sound era un mix di Seattle sound e rock anni 70. Il cantante, David Moretti, vive nel Stati Uniti, è stato il direttore  della rivista Wired e ora lavora per la Apple, di talento ne aveva da vendere anche se è riuscito ad esprimerlo lontano dall'ambito musicale.


DISCOGRAFIA KARMA:

KARMA (1994)
ASTRONOTUS (1996)


CASINO ROYALE "REALE"


Nati come gruppo ska, questa band di Milano nel corso degli anni ha sviluppato un sound tutto suo, mischiando elettronica, trip hop, reggae-dub, rock e funky, raggiungendo un discreto successo negli anni novanta con i dischi "CRX" e "Sempre più vicini", per poi finire quasi nel dimenticatoio, nonostante la qualità dei loro dischi sia rimasta alta.
Nel 2006 sfornano "Reale", prodotto da Howie B, che personalmente reputo il loro miglior album ma oramai se li ricordavano in pochi e scivolò nel dimenticatoio.
Probabilmente se non fossero stati italiani avrebbero avuto molto più successo.


DISCOGRAFIA CASINO ROYALE:

SOUL OF SKA (1988)
JUNGLE JUBILEE (1990)
TEN GOLDEN GUNS (1990)
DAINAMAITA (1993)
SEMPRE PIU' VICINI (1995)
CRX (1997)
REALE (2006)
NOT IN THE FACE (REALE DUB VERSION-2007)
ROYALE ROCKERS: THE REGGAE SESSIONS (2008)
IO E LA MIA OMBRA (2011)

PREM JOSHUA "DESERT VISIONS"


Trovai questo disco ad una fiera del disco, tra migliaia di cd usati, non lo conoscevo ma mi innamorai subito del sound di questo musicista di origine tedesca ma trasferitosi in India all'età di 18 anni. Musicalmente nato come flautista e sassofonista si è poi dedicato al sitar.  Nel corso degli anni ha continuato a sperimentare avvicinandosi alla musica elettronica, è discretamente conosciuto nell'ambito della world music ma sconosciuto al resto del mondo.
"Desert visions" del 1995 è uno dei suoi primi dischi, decisamente world music e ambient, perfetto per rilassarsi o per fare yoga, purtroppo su youtube ci sono solo due canzoni, non  ho trovato l'album intero.


La sua discografia è infinita, come le sue collaborazioni, metto il link per non dover scrivere un papiro:
DISCOGRAFIA PREM JOSHUA


DIRTMUSIC "BKO"

Uno dei miei dischi preferiti, progetto musicale (esperienza sarebbe il termine più adatto) di Hugo Race, Chris Eckman e Chros Brikaw, registrato nel Mali, con la collaborazione di musicisti maliani (Tamikrest, Fadimata Walet Oumar e altri musicisti), questo album rasenta la perfezione, è il classico disco dove spingi play nel lettore cd seguito da repeat all perchè non ti stanca mai. Atmosfere desertiche e blues, una piccola gemma da avere assolutamente, da segnalare la stupenda cover di "All tomorrow parties" dei Velvet Underground & Nico.




DISCOGRAFIA DIRT MUSIC:


DIRTMUSIC (2007)
BKO (2010)
TROUBLES (2013)
LION CITY (2014)
BUR BIR RUYA (2018)


ALMAMEGRETTA "SCIUOGLIE 'E CANE"


Primo disco degli Almamegretta dopo l'uscita dal gruppo di Raiz, forse per questo passò un pò sottotono, non ebbe la giusta attenzione, molti pensavano che senza Raiz gli Almamegretta non avessero senso invece questo album non sbaglia un colpo, con tante collaborazioni riuscite: Lucarriello, Patrizia Di Fiore e sopra tutte quella con Francesco Di Bella dei 24 Grana per il brano "Sulo cu tte", una delle canzoni migliori degli Almamegretta in assoluto.
Sicuramente un disco diverso, molto più vario rispetto al passato.



Anche in questo caso metto il link perchè la discografia degli Almamegretta è lunghetta.

DISCOGRAFIA ALMAMEGRETTA


DEATH SS "HEAVY DEMONS"

 

I Death SS di Steve Sylvester sono, da sempre, uno dei più grandi gruppi metal italiani (forse il più grande), mi ricordo che nella mia adolescenza da metallaro li adoravo ma la maggior parte dei metallari che conoscevo diceva che portavano sfiga e non se li cagavano (stronzata pazzesca); se i Death SS fossero stati , per esempio tedeschi, sarebbe stati idolatrati in patria ma in Italia no, anzi........nati alla fine degli anni settanta hanno prodotto nella decade degli ottanta dischi memorabili di heavy metal molto originali, la loro particolarità era che ogni membro della band inpersonificava un  personaggio di film horror, da qui nacque la definizione di horror metal ma sempre heavy metal rimane, i loro spettacoli live sono, da sempre, molto teatrali e d'impatto, negli anni novanta si sono spostati verso l'industrial metal sfornando altri ottimi album, dimostrando una varietà stilistica difficilmente riscontrabile in altri gruppi.
"Heavy demons" è il loro terzo disco, datato 1991, passato un pò in sordina ai tempi della sua uscita rispetto agli altri dischi della band è in realtà un capolavoro del genere, non c'è una canzone brutta, la voce di Steve Sylvester è unica e i ritornelli molto efficaci.
Dal 2000 in poi , per fortuna, grazie anche a internet, sono stati rivalutati parecchio, sopratutto grazie alle nuove generazioni di metallari.


DISCOGRAFIA DEATH SS

AS DIVINE GRACE

Prima degli Evanescence,  che non hanno inventato nulla di nuovo, anzi hanno solo copiato e male, esisteva un movimento gothic metal europeo che a metà degli anni novanta produsse una serie di dischi di altissima qualità ed ebbe anche un buon successo commerciale (vedi The Gathering e Theatre of tragedy sopra tutti) ,tutte le etichette metal volevano avere un gruppo di gothic metal con voce femminile, ne uscivano di continuo, alcuni validi (segnalerei anche i The 3rd and the mortal), la maggior parte trascurabili ma tra tutto questo marasma uscì un cd stupendo, "Lumo" dei fillandesi  As Divine Grace, questo cd purtropo passò quasi inosservato, ma se amate le atmosfere gothiche con venature dark-wave dovete avere questo disco.
Prima di "Lumo" era uscito un ep che faceva intravedere le buone qualità del gruppo ma la voce era maschile e con le classiche timbriche growl del death metal poi arrivò Hanna Kalske alla voce che fece fare il salto di qualità alla band; purtroppo la fortuna non li baciò, fecero un altro disco, non proprio riuscito e si sciolsero ma "Lumo" resta un piccolo capolavoro che merita di essere riscoperto.


DISCOGRAFIA AS DIVINE GRACE:

ROMANTIC BEATITUDE OF FADED DAWN (EP 1995)
LUMO (1997)
SUPREMATURE (1999)