martedì 12 dicembre 2023

Thelonius Braun and the good vibes

Ho conosciuto Max Ferraresi al CacoClub, prima ascoltando un suo set, se così si può definire, perchè quello che fa Max è una proposta originale che non può essere definita come un semplice djset.
Rimasi colpito dal groove della sua proposta e sopratutto dalla pulizia del mix che faceva sembrare il tutto un'unica canzone (anche se la parola canzone è limitante, esperienza sarebbe più adatta), che spaziava tra vari generi mantenendo un groove appunto impressionante e con un gusto musicale di livello altissimo.
Poi Max (Thelonius Braun) l'ho conosciuto di persona, sempre al CacoClub, durante una delle nostre serate magiche e mi sono bastati cinque minuti di chiacchierata con lui x capire il perchè mi fosse piaciuta così tanto la sua proposta musicale.
Max è stato un dj quando la parola dj aveva un senso, poi stufo della solita musica ha deciso di svoltare e crearsi una sua cosa, del tutto personale e originale.
Ma adesso basta parole, prima una piccola autopresentazione di Thelonius Braun alias Max Ferraresi poi godetevi la sua musica cliccando nel link sottostante.


Thelonius Braun, giradischi errante, data di nascita sconosciuta, degno di uno scenario fumettistico, viaggia in una epoca non definita a  anni 40 ai giorni nostri tra locali malfamati a ville lussuosissime, fiere di paese e riti arcaici, bar di periferia e locali trendy.
Il meglio di se lo ha sempre dato alminimo storico.
Per lui il colore vero sta dentro le persone, ed è sempre più convinto che le differenze si assomigliano.Non mixa, ma sa mixare. Mixa, ma non sa mixare.Un personaggio anarchico e  controverso che ha un solo scopo nella vita… trovare il disco giusto al momento giusto, il sottofondo per una attesa, i colori di una scena, il frastuono della ribellione, il battito che scuote l'anima…l'aria che riscalda il cuore.  Ma è consapevole e altrettanto convinto di esserci riuscito raramente, o anche mai. Per questo continua a far girare i dischi al Bar Limbo, un bar dove si beve bene, si mangia bene e si ascolta meglio... Il bar che non c'è ...

Buon ascolto.
Good vibes with Thelonius Braun…

Clicca qui x ascoltare Thelonius Braun

lunedì 11 dicembre 2023

Chris Yan



Iniziamo dicendo che Chris Yan è mio amico (abbiamo anche suonato insieme, o meglio, lui suonava, io facevo finta) ma questo post non lo faccio perchè siamo amici, lo faccio perché penso che sia un artista come ce ne sono pochi; un artista che poteva fare molto di più commercialmente parlando se avesse voluto ma che ha scelto la purezza, ha scelto di fare la musica che voleva, che gli veniva da dentro, andando oltre le solite quattro note, immergendosi nell'arte a 360°, unendo musica, parole, fotografia e qualsiasi cosa possa essere inteso come arte nel senso più puro della parola.

Ma chi è Chris Yan?

Christian Mastroianni nasce a Tivoli nel 1987.
Ama definirsi Sound artist ,compositore e field recordist.

Bassista e poli-strumentista all’origine ,dal 2009 si interessa alla musica elettronica
con il nome d’arte Chris Yan. 
Questi dieci anni e più di attività ,lo vedono coinvolto in molteplici progetti e collaborazioni.
Spaziando da la raccolta di paesaggi sonori tramite registrazioni su campo, a musica per immagini, narrazioni sonore per radiodrammi ed installazioni site specific e performance dal vivo;
con particolare interesse e dedizione alla musica elettroacustica e alla propria ricerca sonora. 
Ha all'attivo otto album:
 Urban Mantra, Mnesterophonìa, Parabole, Fortuna (con Isabella Bordoni) , Live at F.A.C.K. MSUV, Kinferoof _music for water and contact microphones , Le visioni di Zosimo , Blasé ...
 e numerose collaborazioni. 
La sua ricerca attuale è concentrata nel rapporto tra suono-oggetto-rumore.
Sia dal vivo che in studio si serve di microfoni a contatto, microfoni idrofoni e sensori ,nastri magnetici ; manipolando il suono diretto e pre registrato tramite un sintetizzatore modulare.


Clicca qui x guardare il video del singolo "Eppure, ricordo anche dei fiori sul tuo volto"



Clicca qui x guardare il video del singolo "I paesaggi di Bocklin"



Clicca qui x visitare il sito di Chris Yan







giovedì 7 dicembre 2023

Welcome to the stoner


Ci sono generi musicali che passano attraverso le decadi, fregandosene delle mode e del trend del momento.....generi come lo STONER o il DOOM, che nonostante il passare del tempo rimangono fedeli a loro stessi.
Ricordo che quando ascoltai per la prima volta i Kyuss, all'inizio dei magici anni novanta, rimasi pietrificato, non capivo che roba fosse, all'epoca avevo 13/14 anni, avevo scoperto il metal da poco, mi ero subito appassionato al suono dei Black Sabbath e del DOOM metal ma questi quattro californiani erano completamente fuori di testa......i suoni che uscivano dalla chitarra di Josh Homme poi erano assurdi.
Da quel momento il mio amore per i KYUSS e  per lo stoner in generale diventò viscerale....... 
Ma torniamo indietro nel tempo; partiamo dagli albori del genere.......non essendo io uno storico della musica parlo della mia esperienza personale ovviamente e per me i padri dello stoner si chiamano Blue Cheer, senza se e senza ma.
Il loro primo disco, "Vincebus eruptum" (Clicca qui x ascoltare il disco), uscito nel 1968, è il primo disco di proto-stoner rock della storia......... poi vengono i Black Sabbath con l'album omonimo (Clicca qui x ascoltare il disco) e gli Hawkwind con il disco "Master of the universe" (Clicca qui x ascoltare il disco).



Questi tre dischi,  a parer mio, rappresentano la santa trinità delle stoner rock ed è da lì che bisogna partire se si vuole seguire l'evoluzione di questo genere musicale.
Ma cos'è lo stoner?
Lo stoner rock è un genere musicale sviluppatosi nei primi anni novanta che fonde l' heavy metal, il rock psicadelico, il blues, il doom, in alcuni casi anche l'hardcore-punk e che ha come sfondo il deserto californiano, con i suoi colori caldi e lisergici.
Insomma un gran casino.......ma che gran bel casino. :)
Una band che vorrei citare sono gli americani Saint Vitus, originari di Los Angeles (California), che con l'album "Born too late" (Clicca qui x ascoltare il disco), uscito nel 1986, hanno fatto da collante tra il proto-stoner dei vari Black Sabbath, Blue Cheer e Hawkwind e quello che diventerà lo stoner rock negli anni novanta.
Un disco da avere assolutamnente, dove la componente doom la fa da padrone ma dove sono evidenti anche le influenze del tipico sound seventies.
Se vi capita ascoltate anche "Die healing" (1995), disco molto doom ma che con lo stoner si sposa proprio bene. (Clicca qui x ascoltare il disco)




Fatto questo piccolo preambolo arriviamo a loro, gli dei indiscussi dello stoner, i KYUSS.
Originari del Palm Desert in California, si formano alla fine degli anni ottanta,;il loro primo disco, "Wretch", esce nel 1991; un album molto acerbo e diretto che potete tranquillamente bypassare perchè, obiettivamente parlando, è un disco mediocre che non ha quasi nulla da spartire con "Blues for the red sun" (Clicca qui x ascoltare il disco) dell'anno dopo, il disco che ha segnato la nascita dello stoner rock, dove riff  di chitarra "ciccioni" e distorti si fondono con suoni acidi e lisergici; un disco rabbioso ed ipnotico, addolcito  dalla voce rude ma melodica del cantante John Garcia.
Nel 1994 esce "Welcome to sky valley" (Clicca qui x ascoltare il disco), il loro disco di maggior successo, dove non troverete nulla fuori posto, ascoltatelo e capirete perché Dave Grohl, già famosissimo con i Nirvana, diventò un loro grande fan, aiutandoli il più possibile a trovare date (grazie a lui suonarono di supporto ai Metallica per tutta la turné australiana).
Il 1995 è l'anno del canto del cigno per i Kyuss, esce infatti "...and the circus leaves town" (Clicca qui x ascoltare il disco), il loro ultimo disco e in assoluto il mio preferito; anche in questo caso è difficile scegliere un pezzo perchè tutto l'album è una bomba.
Purtroppo si scioglieranno poco dopo salutando i fans con la l'inutile raccolta "Muchas gracias".
Finiti i Kyuss Josh Homme si dedicherà a tempo pieno al suo progetto parallelo, i Queens of the stone age, con i quali otterrà un gran successo grazie al disco "Songs for the deaf"(Clicca qui x ascoltare il disco) .
Assolutamente da rispolverare i primi due dischi del gruppo: "Queens of the stone age" e "Rated R".
John Garcia canterà in una marea di band tra i quali sono assolutamente da avere gli Slo-burn, autori di un unico mini cd "Amusing the amazing" (Clicca qui x ascoltare il disco), e gli Unida con il loro primo disco "Coping with the urban coyote" (Clicca qui x ascoltare il disco).



Brant Bjork (il batterista) si unirà ai Fu Manchu con i quali suonerà fino al 2002 per poi dedicarsi ad una dignitosa carriera solista come chitarista/cantante.
Nick Olivieri (il primo bassista) suonerà nei Queens of the stone age per i primi tre album, formerà gli stoner punk Mondo Generator insieme a Homme e Bjork per poi riunirsi a Garcia e Bjork nei Kyuss lives poi diventati Vista Chino a causa di controversie legali con gli altri ex membri dei Kyuss.
Scott Reeder (il bassista venuto dopo Olivieri che ha contribuito a rendere il suono dei Kyuss ancora più ipnotico) si è un pò perso, ha fatto un disco solista di poco conto e qualche collaborazione qua e là ma niente di che mentre di Alfredo Hernandez, il batterista che ha suonato in "...and the circus leaves town", ha continuato a suonare negli Yawning Man (Clicca qui x ascoltarli), gruppo desert rock seminale che ha influenzato molti gruppi stoner (la canzone "Catamaran" presente nell'album dei Kyuss "...And the circus leave town" è una cover degli Yawning Man) e negli Avon.

                  

 
                                        
                                                                       
I Kyuss influenzarono una marea di gruppi, grazie a loro nacque lo stoner rock che negli anni novanta ebbe un discreto successo commerciale, quasi sempre a livello indipendente ma cmq ebbe un buon riscontro.
I gruppi da citare sono veramente tanti e il post diventerebbe infinito quindi preferisco concentrarmi solo su alcuni album meno famosi ma che a mio modesto parere meritano di essere ascoltati.


SLEEP "DOPESMOKER"


Gli Sleep sono uno di quei gruppi che, nonostante la loro produzione sia limitata, hanno creato quell'alone di mistero che fa diventare un gruppo di culto.
Nati all'inizio degli anni novanta sempre in california (non sarà un caso), già con il secondo disco, "Sleep's holy mountain"(Clicca qui x ascoltare il disco) , uscito per l'etichetta inglese Earache, si fecero notare come una delle realtà stoner più interessanti e originali con il loro mix di doom e rock acido ma fu con il terzo disco, "Jerusalem" (1995) poi divenuto "Dopesmoker", (Clicca qui x ascoltare il disco) che raggiunsero il loro apice.
L'album in questione dovette aspettare 4 anni prima di uscire perchè la London records (che li aveva messi sotto contratto) si rifiutò di pubblicarlo ritenendo il disco invendibile vista la durata di un oltre un'ora dell'unica canzone presente.
Nel 1999 la Rise Above Records pubblicò finalmente il disco anche se la versione definitiva verrà pubblicata solo nel 2003 dalla Tee Pea Records.
Difficile descrivere il disco in questione in poche righe; sicuramente quest'opera è un'ipnotico viaggio dentro una nube di marijuana (il gruppo ne consumava quantità industriali) che vi porterà lontano da tutto, compresi voi stessi.
In questo disco troverete il doom più lento, lo stoner più marcio, la psicadelia più lisergica e un non so che di ovattato che rende questo album unico.
Bellissima la copertina della versione finale del disco ad opera di Arik Roper.
Da avere assolutamente.




SPIRITUAL BEGGARS "MANTRA III"



Nel 1994 Mikael Amott, chitarrista di Carcass e successivamente degli Arch Enemy,  per dar sfogo al suo lato più seventies, fonda gli Spiritual Beggars.
Quattro  anni più tardi esce "Mantra III", il loro terzo disco che a differenza degli altri album della band, è decisamente azzeccato e valido.
Un bel mix di stoner uggioso, seventie's rock e un pizzico di doom qua e là.
Non un disco epocale ma un gran bel album che merita di essere riscoperto. (Clicca qui x ascoltare il disco)



ACRIMONY "TUMULI SHROOMAROOM"



Il più bel disco stoner uscito nel continente europeo, la massima espressione del genere in salsa europea.
Questi gallesi finiti nel dimenticatoio, nel 1997 sfornarono questo piccolo capolavoro, dove reminiscenze floydiane, riff figli dei migliori Kyuss ed influenze etniche si mescolano all'unisono creando una sinfonia mistica e lisergica.
Disco della madonna purtroppo semi dimenticato.
Da avere assolutamente. (Clicca qui x ascoltare il disco)
Da ascoltare anche il loro primo disco "Hymn to the stone", uscito per l'etichetta italiana Godhead; album più acerbo dove si sente  il tipico suono del doom inglese primi anni novanta ma dove le influenze seventies sono già evidenti. (Clicca qui x ascoltare il disco)
Anni dopo lo scioglimento della band quattro dei cinque componenti degli Acrimony hanno formato i Sigiriya, gruppo che merita più di un ascolto; hanno all'attivo tre album tutti molto interessanti.
(Clicca qui x ascoltare il disco "Maiden mother crone)





TUBER "DESERT OVERCROWDED"



Nel 2010 i fratelli Gerostasthos formano i Tuber, gruppo greco che miscela molto bene rock psicadelico, progressive rock e stoner.
Sicuramente non sono il gruppo migliore della scena stoner ma hanno un modo tutto loro di suonare, incredibilmente delicato, a tratti futuristico e completamente strumentale.
Questo disco riuscirà a coccolarvi, anche nei momenti più pesanti.
Da ascoltare stesi su una spiaggia deserta. (Clicca qui x ascoltare il disco)





NEBULA "TO THE CENTER"



Band formata da ex membri dei Fu Manchu che sfornano nel 1999 "To the center", il loro disco desordio e lasciano subito il segno, raggiungendo un picco elevatissimo.
Disco fortemente influenzato dai Kyuss e dal rock n' roll più crudo.
Chicca. (Clicca qui x ascoltare il disco)



FU MANCHU "THE ACTION IS GO"


I californiani Fu Manchu si formano sul finire degli anni ottanta; partiti come gruppo hardcore punk si sono spostati poi verso sonorità più rock fino ad arrivare ad uno stoner molto pesante e veloce.
Questo "The action is go" è il primo disco con Brant Bjork alla batteria e senza Eddie Glass e Ruben Romano (Nebula).
La versione più punk hardcore dello stoner californiano.
Il singolo "Evil eye" finirà sulla colonna sonora dello storico gioco di skate per playstation Tony Hawk's pro skater 2.
In una collezione stoner questo disco non può mancare. (Clicca qui x ascoltare il disco)







martedì 14 novembre 2023

Dark, gothic, dark e ancora gothic

Due settimane fa sono andato, con il mio amico Sergio, al concerto dei The Sisters of mercy a Cesena.
A due passi da casa....non potevo non andare...sopratutto perchè i Sisters (grazie alla Buba x avermeli fatti conoscere) li ho ascoltati veramente tanto in passato.
Non avevo grosse aspettative sinceramente invece il concerto ha spaccato, il suono era granitico e anche se Eldritch ovviamente ha avuto dei cali di voce (ha 65 anni) il concerto è stato veramente bello.
Birretta pre e post concerto e serata veramente piacevole.
Ma torniamo ai The sisters of Mercy, gruppo seminale nato nella scena post punk inglese che ha influenzato una miriade di gruppi.
Il primo disco, "First and last and always" (Clicca qui x ascoltare il disco), esce nel 1985.
E' un ottimo disco di gothic-dark dove si sentono ancora echi punk, pieno di potenziali singoli: "Walk away", "Marian", "No time to cry" e la title track "First and last and always", che ha influenzato una marea di gruppi dark e metal ma è con il disco dopo, "Floodland" (Clicca qui x ascoltare il disco), che il gruppo inglese raggiunge il suo apice.
Uscito nel 1987, è un album molto più elettronico, cupo e lisergico; dove le reminiscenze punk scompaiono e arriva le new wave.
Si spazia da canzoni molti ritmate come "Lucretia my reflections", "Dominion" e "This corrosion" ad altre più introspettive come "1959" e "Flood I".
L'intero album non ha mai un punto di calo ed è considerato uno dei capolavori del genere dark.
Nel 1990 esce il terzo disco: "Vision thing", album molto più rock che non raggiunge mai picchi elevati, fatta eccezzione per il singolo "More" anche se resta comunque un album che si ascolta bene.
Nel 1992 esce una nuova versione di un vecchio singolo "Temple of love" (brano mai pubblicato fino ad ora in un album ufficiale - Clicca qui x guardare il video) con la presenza come ospite della cantante israeliana Ofra Haza che ottiene un grandissimo successo e lancia la raccolta dei loro primi singoli "Some girls wanders by mistake".
I The Sisters of Mercy, nel corso degli anni, hanno cambiato formazione più volte (da una loro costola sono nati i The Mission (Clicca qui x ascoltare i The Mission), gruppo che negli anni 80 ottenne un discreto successo) e l'unico membro originario rimasto è il cantante Eldritch che decide di non pubblicare più album e di contnuare solo l'attività live.


sabato 23 settembre 2023

Per quest'anno basta

Oggi, mentre mi facevo la mia solita corsetta del sabato, dopo neanche un km e mezzo è arrivata l'ennesima distorsione alla caviglia sinistra...mi è andata giù mentre correvo tranquillo, in leggera discesa si ma non da giustificare un cedimento.....evidentemente i legamenti non hanno recuperato dalla distorsione di giugno.
Mancando un mese e mezzo alla fine della mia stagione (a fine ottobre io mi fermo sempre per staccare la spina e impostare la preparazione invernale), meglio recuperare al 100%....amen...adesso qualche giorno di riposo per dare alla caviglia il tempo di sgonfiarsi (e al mio morale di risalire) poi nuoto e palestra.........
Ma parliamo di altro.
Questa settimana sono riuscito a prendere, dopo anni di ricerca, la versione LP limitata del primo disco solista di Morgan, che prima di diventare quel coglione che è era un grandissimo musicista, prima con i Bluvertigo e poi con questo disco, che vinse la Targa Tenco (il premio musicale più importante in Italia).
Vi consiglio di ascoltarlo perchè non troverete una canzone brutta o una virgola sbagliata, è perfetto.


Clicca qui x ascoltare e guardare il video di "Altrove"

Clicca qui x ascoltare e guardare il video di "The Baby"

sabato 16 settembre 2023

44 anni e non sentirli...o quasi

 10/09/2023  Trail Parco della Vena del Gesso


Sportivamente sono molto fortunato, sarei veramente ipocrita se non lo ammettessi, ho iniziato dal nulla a fare Triathlon (senza venire da nessuno dei tre sport) ed ho ottenuto dei risultati discreti, a tratti importanti....poi ho smesso e mi sono avvicinato al Trail a 42 anni, vincendo subito.
Mi sono reinventato a 40 anni suonati e mi ritrovo a competere con ragazzi che potrebbero essere i miei figli e di questo devo esserne felice perchè non tutti possono ambire a questo, anzi pochi.
Un esempio di questo è stata la gara di domenica scorsa al Parco della Vena del Gesso.
Dopo una gara dura come quella di Verghereto, dove nonostante non stessi benissimo ho ottenuto un risultato insperato e importante sapevo di aver bisogno di fare una gara più veloce per ritrovare ritmo gara.
Il Trail del Parco della Vena del Gesso è capitato a pennello, non troppo lontano da casa, distanza giusta e dislivello non esagerato.
La gara è scivolata via bene fino a metà gara, mi sono messo dietro a Luca Farolfi, sapendo che probabilmente aveva un passo più veloce del mio, ci stavo abbastanza bene poi sono caduto in un tratto di leggera discesa rischiando di farmi veramente male (per fortuna me la sono cavata solo con un brutto taglio alla mano) e mi sono bloccato, mi sono detto "stai sereno, lascia andare Luca e fregatene", dopo che cadi è molto facile ricadere quindi meglio prenderla con più calma.
Mi ha raggiunto anche Domenicali, un ragazzo molto giovane che fino all'anno scorso faceva il professionista di ciclismo e che avrà un ottimo futuro nel trail, non aveva un passo esagerato ma in discesa ne aveva più di me e visto che dietro erano molto lontani e il terzo posto era al sicuro sono arrivato al traguardo senza rischiare, a pochi secondi da Domenicali.
Il vincitore, Luca Farolfi, ha 24 anni, Domenicali secondo al traguardo, 23 anni, terzo Cristian Casali, 44 anni.
La foto dopo l'arrivo dice tutto........potrebbero essere i miei figli e invece sono li che me la gioco con loro.
Il futuro è il loro, per me c'è il presente e me lo godo tutto...finché dura...poi troverò altro da fare.

TRAIL'N'PUNK!!!

Classifica Parco Vena del Gesso 2023




mercoledì 23 agosto 2023

L'IMPOSSIBILE NON ESISTE

"C’è una forza motrice più forte del vapore, dell’elettricità e dell’energia atomica: la volontà."
Albert Einstein


Quando ho iniziato a fare triathlon volevo diventare un professionista, nonostante non venissi da nessuno dei tre sport (nuoto, bici, corsa);  tanti mi prendevano in giro ma ci sono riuscito ed ho ottenuto tanti risultati, alcuni anche importanti facendo ricredere tutti.
Impossible direte. No....è ciò che è successo.
Finita la mia carriera da triathleta mi sono dato al Trail Running e senza aver mai corso in montagna ho vinto subito la mia prima gara, allenandomi su e giù per Bertinoro, una piccola collina di 250 metri sul livello del mare. 
Facile se hai un motore come il tuo direte! Sbagliato
Sono un buon atleta ma non sono un fenomeno, per ottenere risultati mi faccio un gran mazzo e con le dovute proporzioni puoi farlo anche tu.
VOLERE E' POTERE
Ho conosciuto atleti dotati che hanno ottenuto la metà di quello che avrebbero potuto.
Ho consciuto atleti mediocri che dando il 110%  hanno ottenuto risultati insperati....e tu puoi essere uno di loro.
Manda una mail a: cristiancasalicoach@gmail.com

martedì 22 agosto 2023

Verghereto Trail 2023 - La testa è tutto


Un guerriero non può abbassare la testa, altrimenti perde di vista l’orizzonte dei suoi sogni.
Paulo Coelho  (da "Manuale del guerriero della luce")




Ci sono le stagioni che vanno bene, dove ti gira tutto bene (una rarità per me), poi ci sono quelle che vanno male dove gira tutto storto e ci sono quelle in cui, nonostante la fortuna giri dalla parte opposta alla tua, riesci cmq ad ottenere risultati (una costante nella mia carriera sportiva).
Quest'anno è  una stagione dove devo morsare con i denti (come avrebbe detto mio babbo), mi sono ammalato tanto, troppo, poi c'è stata l'alluvione (una pagina brutta per noi romagnoli ma che ha tirato fuori anche del buono), poi l'ennesima distorsione alla caviglia (per fortuna quest'anno in un mese l'ho risolta).
Nonostante questo però mi sono sempre rialzato e sono riuscito ad ottenere dei risultati importanti come la vittoria al Krash Trail nella prima parte di stagione e il secondo posto al Verghereto Trail in questo week end che è stato del tutto inaspettato. Domenica scorsa infatti avevo 38 di febbre con una gran tosse e il giovedì prima della gara ho fatto fatica a fare 10km...condizione perfetta per una gara dura come il Verghereto Trail. :)
Fatto sta che sono partito il venerdì con l'idea di decidere se fare la gara o meno all'ultimo, "male che vada mi faccio il week end all'AstroCamp di Verghereto con la Vale e Zeno e mi rilasso".
Alla sera però mi sentivo abbastanza bene, avevo si ancora la tosse ma almeno le forze mi erano tornate quindi ho deciso di fare la gara, senza obiettivi, prendendola come un allenamento.
Mi sono detto: "Parti piano, il tuo obiettivo è arrivare non morto all'arrivo".
Prima della gara ero molto tranquillo, sapevo che il livello era decisamente alto e che io non potevo essere della partita (giuro che ne ero convinto) quindi non avevo quel minimo di tensione pre gara che normalmente si ha.


Partenza alle otto e mezza, fa già molto caldo, partiamo insieme alla gara corta quindi si parte forte ma io me ne sbatto altamente (continuavo a ripetermi: "gli altri non esistono, fai il tuo passo e resta concentrato),  aspetto di uscire dal paese, ed inizioa fare il mio ritmo. Dopo poco mi ritrovo di fianco a Marco Castelli (uno dei favoriti), lui fa sempre gare in progressione, è un atleta molto intelligente e mi metto dietro di lui. Mi dico: "stai con lui fino a quando non aumenta e poi lascialo andare".
Insieme a noi c'è anche Brezzi, suo compagno di squadra, prendiamo molti atleti e intorno al 10°km ci dicono che siamo nei dieci, che per me è già un risultato ottimo visto come ero messo; Marco aumenta e se ne va, non me ne preoccupo, rimango con Brezzi che prova a staccarmi ma ci sto dietro bene, senza andare mai fuori soglia.
Dopo un paio di km è Brezzi che si stacca, io mi sento molto bene, prendo gel e acqua ad intervalli regolari e verso il 18°km mi ritrovo quinto; continuo a correre al mio passo. Sono quarto quando vedo Castelli poco avanti a me, rimango stupito, rientro su di lui e andiamo insieme. Mi dice che Quercioli (vincitore dell'anno scorso con il record della gara)  è poco più avanti, io gli dico che non aumento, se gli arriviamo sotto bene se no amen...fatto sta che rientriamo su di lui che è palesemente in crisi.
Infatti dopo poco lo stacchiamo,  il terzo posto è al sicuro mi dico. A due km dall'arrivo molla anche Castelli (il caldo oggi ha fatto parecchie vittime), io invece sto bene e arrivo al traguardo secondo assoluto, incredulo e felicissimo.
Questo risultato è stato tutto testa, cuore e tanta fortuna perchè il caldo mi ha aiutato sicuramente (normalmente non lo soffro molto), con un clima più fresco sarebbe stata tutta un'altra storia ma esiste anche il meteo quindi bravo io questa volta. ;)
Adesso stacco un paio di giorni poi provo a rimettermi in sesto per vedere di portare a casa qualche altro buon risultato prima dello stop invernale.



Clicca x guardare la classifica della gara


Non serve cercare sempre la forza nella rabbia per trovare le giusta carica.....a volte è molto meglio trovare la calma interiore e usare la testa.
Come dico sempre: "NELLA VITA CI VOGLIONO CUORE, MARONI e TANTO CULO."

                                        
Clicca qui x guardare il video live della canzone dei Fat Freddy's Drop "10 feet tall"







sabato 5 agosto 2023

La terra non appartiene all'uomo, è l'uomo che appartiene alla terra

Macaco "Mama Tierra"

Com'è difficile cantare alla madre terra Que dificil cantarle a tierra madre Che ci sostiene e ci ha visto crescere Que nos aguanta y nos vio crecer E ai genitori dei tuoi genitoriY a los padres de tus padres
E ai tuoi figli che verranno dopo Y a tus hijos los que vendrán despues Se la guardi come tua madre Si la miras como a tu mama Forse il nostro sguardo cambierà Quizas nos cambie la mirada E comportiamoci come colui che difende il tuo Y actuemos como el que defiende a los tuyos E a coloro che vengono con esso Y a los que vienen con el La radice nei miei piedi ho sentito La raiz en mis pies yo sentí Ho alzato la mano e ho visto Levante la mano y ví Che tutto va insieme, che tutto è un ciclo Que todo va unido, que todo es un ciclo La terra, il cielo e di nuovo qui La tierra, el cielo y de nuevo aqui Come va l'acqua dal mare alle nuvoleComo el agua del mar a las nubes vaPiove l'acqua e ricomincia, hey io yeeLlueve el agua y vuelta a empezar, oye I yee
Grida, grida o non vedi? Grite, grite o no lo ves? Sta morendo lentamente, madre terra madre terraVa muriendo lentamente, mama tierra mother earth
Non si tratta di rompere le finestre No se trata de romper ventanas Né lampioni né faccia Ni farolas ni de cara Meglio spezzare le coscienze sbagliate ehi Mejor romper conciencias equivocadas oye Nessuno ci ha insegnato né tu né io Nadie nos enseñó ni a ti ni a mi Nessuno ha spiegato a te oa me Nadie nos explicó ni a ti ni a mí Meglio imparare, diffondere la parola e magari ottenereMejor aprender, que corra la voz y quizás conseguir
(Bbrbojer che pompa madre terra dice (Bbrbojer bombeando tierra madre dice Tr trr che pompa madre terra ti dice basta! Tr trr bombeando tierra madre te dice basta! Trtrt pompaggio trtt pompaggio Trtrt bombeando trtrt bombeando madre terra ascolta Tierra madre escuche Trtrt che pompa madre terra dice alzati Trtrt bombeando tierra madre dice ponte en pie Trttr pompaggio guardami ihee)Trttr bombeando mirame ihee)
Grida, grida o non lo vedi? Grite, grite o no lo ve?(no no no non lo vedi) (no no no no lo ve) Sta morendo lentamente, madre terra madre terraVa muriendo lentamente, mama tierra mother earth
oh mamma sostiene Oh mama reclama La fiamma si spegne Se le apaga la llama E questo non è di oggi Y esto no es de hoy Dai tempi passati oh oggi De tiempos de atras oihoy Decre decenni degradanti Decre decadas degradando già mamma sostiene Ya mama reclama La fiamma si spegne Se le apaga la llama lo vendono oggi Se la venden hoy Da quello che era a quello che sono De lo que fue a lo que soy I tuoi battiti cardiaci sono amplificati oggiSe tre magnifican sus latidos uhoychiama chiama Llaman llaman madre terra la chiamano Mama tierra llaman Dal momento che li gestiscono senza un piano Ya que las manejan sin plan troppi scavano Demasiadas cavan Altri cadono, quindi i frutti non portano Otras se caen luego frutos no dan chiama chiama Llaman llaman madre terra la chiamano Mama tierra llaman Le orecchie sorde fanno "l'uomo" Oidos sordos les hace el "man" gli sguardi sono coperti Miradas se tapan Inquinano fino ad eliminareContaminan hasta que eliminan
Grida, grida o non vedi? Grite, grite o no lo ves? Sta morendo lentamente, madre terra madre terraVa muriendo lentamente, mama tierra mother earth



Clicca qui x guardare il video della canzone

lunedì 19 giugno 2023

Quanto odio la mia caviglia sinistra

Speravo di riuscire a finire la stagione senza infortuni ed invece ieri, durante il Trail del Salto del Cervo, verso l'ottavo km, mentre mi giocavo il terzo posto mi sono preso l'ennesima distorsione alla caviglia sinistra.
Per fortuna non grave come quella dell'anno scorso (se no non sarei riuscito a finire la gara) ma comunque mi tocca  stare fermoper  almeno tre settimane.
Peccato per la gara perchè ero in totale controllo ma amen, si vede che doveva andare così.
Adesso un pò di giorni di riposo poi solo nuoto e palestra.
Come dico sempre:
"L'importante non è la caduta ma l'atterraggio."



Clicca qui x guardare una scena tratta dal film "La haine (l'odio)"

domenica 4 giugno 2023

THINK LOCALLY FUCK GLOBALLY


GO GOL BORDELLO  "THINK LOCALLY FUCK GLOBALLY"

Hey, chavorale, think locallyHey, palo mande, fuck globally
I come to New York to start a gypsy punk revoltNow that it's rockin' so why don't I just go home?Hey, chavorale, think locallyHey, palo mande, fuck globallyThink locallyFuck globally
I can't believe back home they failed to understandThat I am simply a chavo kind of manHey, chavorale, think locallyHey, palo mande, fuck globallyThink locallyFuck globally
And if the country we invented will fall from graceI guess we'll have to fly away in our own spaceHey, chavorale, think locallyHey, palo mande, fuck globallyThink locallyFuck globallyParty


Clicca QUI x guardare il video live della canzone

domenica 14 maggio 2023

Rocca Forrest Trail


Dopo la vittoria al Krash Trail mi sono iscritto al Rocca Forrest Trail e ho avuto la riprova che sto veramente bene; la condizione è cresciuta parecchio nelle ultime tre settimane e finalmente sto iniziando a capire questo sport tanto stupendo quanto camaleontico.
Il Rocca Trail Forrest è una gara a tratti veloce ma con parecchie parti tecniche che la rendono una gara completa, resa ancora più impegnativa dalle pioggie dei giorni precedenti, che hanno appesantito decisamente il terreno.
A parte i primi 5/6 km ho sempre tenuto un ritmo costante, sia in salita che in discesa, ho fatto quasi tutta la gara in compagnia di Berto (Bertozzi) e Rava (Ravaioli), riuscendo a staccarli solo nella parte finale della gara, dove il percorso era più veloce.
Alla fine un secondo posto assoluto, dietro  un imprendibile Matteo Lucchese, che mi lascia molto soddisfatto.
Adesso un paio di settimane senza gare, per ricaricare le batterie e lavorare sui dettagli.
Prossima gara Trail delle Sacre Foreste.
Non so se sono pronto per una gara del genere ma voglio provarci. :-)





Volevo salutare mio zio Luca, una persona che che si è sempre prodigata per aiutare gli altri senza mai chiedere e quasi sempre ricevere niente in cambio.Una delle persone migliori che abbia mai incontrato in vita mia.Una persona che ha lasciato un ricordo profondo dentro tante persone.
Ciao zio, ovunque tu sia.























Classifica Rocca Forrest Trail 2023