sabato 21 ottobre 2017

Corto Maltese


Non è difficile intuire la mia passione per Hugo Pratt e Corto Maltese, l'immagine che apre il mio blog è eloquente.
È l'unica mia fissa, oltre ad avere tutte le sue opere in varie edizioni diverse, ho film d'animazione, accendini, orologi e ogni tipo di gadget possibile, insomma la mia parte nerd la mostro in questo contesto. :-)
Dalla prima volta che mi sono trovato a leggere Corto Maltese mi sono ritrovato e l'ho sempre considerato il mio rifugio, una sorta di migliore amico di carta pesta, può suonare brutto da leggere immagino ma è cosí e d'altronde i triathleti o sono dei disadattati, o sono dei solitari oppure dei drogati di endorfine ............. o tutte e tre le cose messe insieme.
Pratt ci ha lasciati a fine anni novanta, e per chi, come me, si perdeva nei suoi disegni e sopratutto nelle sue storie, la sua morte ha creato un vuoto incolmabile.
Nessuno sa raccontare come Pratt, la sua conoscenza del mondo (era un giramondo instancabile), il suo bisogno di nuovi stimoli e la sua infinita cultura lo rendeva unico, come uniche sono le sue opere.
L'anno scorso è uscita una nuova storia di Corto Maltese (Pratt ha sempre detto che qualcuno avrebbe dovuto continuare a far vivere Corto Maltese), questo compito decisamente arduo è stato affidato Juan Díaz Canales e a Rubén Pellejero; personalmente tendo sempre a non giudicare prima di aver visto o ascoltato e ho atteso l'uscita di "Sotto il sole di mezzanotte" con trepidazione per poi venirne deluso, perlomeno in parte; partendo dal presupposto che Pratt è insostituibile,come disegnatore ma sopratutto come narratore, l'opera mi ha lasciato l'amaro in bocca in entrambi i campi, il viso di Corto era molto in ombra e i disegni non mi trasmettevano nulla.
Immagino non sia stato per niente facile, Pratt è Dio nel fumetto d'avventura e difficilmente potrà mai essere sostituito, e probabilmente la paura del confronto ha influito sul risultato finale, la storia invece era si interessante ma mancava di poesia.
Quest'anno è uscita una nuova storia "Equatoria", i disegni sono decisamente migliorati, forse il peso del confronto si era alleggerito con l'opera precedente, la storia invece mi sembra molto buttata via, l'idea è bella ma manca qualcosa e  quel qualcosa si chiama Hugo Pratt.
Moebius e Jodorowsky non possono essere sostituiti nel fumetto pulp lisergico come Pratt non può essere sostituito nel fumetto d'avventura ma bisogna accontentarsi.
Continuerò cmq a prendere i nuovi Corto Maltese, è una "malattia" per la quale non conosco e non voglio la cura.
In conclusione mi piace più scrivere di altro che di triathlon :-o, il triathlon mi piace praticarlo.
Oggi due ore di bici con due salite fatte in compagnia del Bis (Christian Bissioni) e del Magno (il Magno è il Magno, non ha ne nome ne cognome), il mio mese di scarico sta per terminare, novembre si avvicina.
:-)


Nessun commento:

Posta un commento