sabato 1 marzo 2025

Il problema non è la caduta ma il modo in cui decidi di rialzarti.

E' da quando ho iniziato a fare trail che convivo con i problemi alla mia caviglia sinistra, per certi versi mi ci ero abituato; non esagerare quando ti butti giù in discesa e massima attenzione sempre perchè quando hai due legamenti su tre rotti o stai attento o hai finito di correre sullo sterrato.
L'anno scorso ci si è messo anche il tendine, un bello strappo che mi ha tenuto fuori tutta la stagione, probabilmente dovuto a una preparazione iniziata in ritardo e gestita male da parte mia e a 46 anni non deve capitare ma è stato un anno un pò particolare quello passato e me lo perdono.
Quest'anno ci riprovo, mi sto preparando bene e grazie e al mio mentore Stefano Zaccarini di FisioZeta (https://www.fisiozeta.com/ ) sto curando nel minimo dettaglio tutto.
Ho stravolto completamente il mio metodo di allenarmi rispetto agli ultimi anni dove facevo dai 70 ai 100 km di corsa a settimana, usanvo il nuoto solo per sciogliere e facenvo palestra solo nel periodo invernale.
Adesso non faccio mai più di 40km a settimana di corsa, ho raddoppiato le sedute di nuoto aggiungendo lavori di qualità e la palestra è diventata una costante (2 volte a sett).
E' ovvio che i km di corsa sono pochi ma usando il nuoto e la palestra nel modo giusto posso sopperire ai km in meno con una tenuta muscolare e strutturale migliore e più efficace.
Avendo perso un anno ricomincerò con le gare corte per poi valutare il da farsi, visto che il mio fisico scricchiola un pò....diciamo che il motore va ancora ma il telaio inizia a dare segni di cedimento.
L'importante è fare tutto con serenità accettando il corso del tempo.
C'E' UN TEMPO PER TUTTO.