mercoledì 17 novembre 2021

I migliori 10 dischi post-punk/hc

E venne il momemto del post punk/hc, dopo i post precedenti su metal, elettronica e  musica italiana.
Il post punk è un genere nato negli anni  settanta, che ha avuto poi nel corso delle decadi vari ritorni di fiamma con sfaccettature differenti.
Personalmente penso che il post punk lo abbiano inventato gli Stooges, ancor prima che nascesse il punk;  può sembrare surreale ma questo fa ben capire quanto fossero avanti gli stooges di Iggy Pop cmq basta con le stronzate e iniziamo, ovviamente l'ordine è casuale ed è fatto a mio gusto personale:

1. THE STOGEES "THE STOOGES"



Questo disco del 1969, se contestualizzato,  sembra essere venuto dallo spazio per quanto è fuori dagli schemi e dai suoni dell'epoca, prodotto da John Cale (membro dei Velvet Undergrond)  fu accolto in modo gelido sia dalla critica che dal pubblico ma nel corso degli anni poi diventò un disco iconico che nella sua tracklist ha capolavori come "No fun" e "I wanna be your dog".
Uscito quando ancora la parola PUNK non esisteva aveva già inventato il post punk, incredibile.

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2. FUGAZI "13 SONGS"




Questo disco raccoglie i due primi ep dei Fugazi, gruppo formato nel 1987 da Ian MacKaye, dopo lo scioglimento dei Minor Threat (gruppo storico dell'hardcore americano).
Elemento caratterizzante dei Fugazi, oltre alla forte inclinazione verso la sperimentazione musicale e ai testi intensi e rabbiosi, è la filosofia anti-mainstream che da sempre li contraddistingue; i Fugazi infatti, si sono sempre autoprodotti i loro album e hanno da sempre imposto prezzi ridotti per assistere ai loro concerti.
Il nome del gruppo ha origine da un acronimo utilizzato dall'esercito degli Stati Uniti durante la guerra nel Vietnam per indicare delle situazioni di combattimento particolarmente pericolose, e sta per Fucked up, got ambushed, zipped in (traducibile in Fottuti, caduti in un'imboscata, ficcati in un sacco nero e mandati a casa).
I Fugazi hanno una discografia molto limitata e non hanno mai fatto un album uguale all'altro mutando disco dopo disco, pur mantenendo una matrice di fondo e ogni loro disco merita di essere ascoltato.
Seminali.




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3. AT THE DRIVE IN "RELATIONSHIP OF COMMAND"





Gli At the Drive in sono stati uno dei gruppi più importanti della scena alternative anni novanta; fortemente influenzati dai Fugazi, Black flag, dagli Stooges e dalla musica psicadelica, hanno raggiunto, con questo disco, una perfezione che pochi gruppi possono vantare.
Da avere assolutamente.



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4. THE MARS VOLTA "DE-LOUSED IN COMATORIUM"



Sciolti gli At the Drive in nel 2001, il cantante Cedric Bixler Zavala e il chitarrista Omar Rodriguez-Lopez formano i Mars Volta e sfornano questo capolavoro, un mix di post-punk/hc, rock anni settanta, rock latino, dub e musica elettronica.
E' uno dei miei dieci dischi preferiti in assoluto.
Gli album dopo non raggiungono i livelli di questo, il gruppo si è perso nella psicadelia e nella sperimentazione tralasciando troppo la canzone in sè.



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5. JOY DIVISION "UNKNOWN PLEASURE"



Gruppo formatosi nel 1977 a Salford, in Inghilterra e scioltosi tre anni dopo a causa del suicidio del cantante Ian Curtis.
Da sempre punto di riferimento europeo del post punk  e del dark wave, hanno avuto una improvvisa popolarità grazie alla copertina del disco in questione, usata a man bassa nella moda che ha portato il nome del gruppo sulle bocche di gente che non dovrebbe neanche pronunciarlo, una tristezza infinita .
Questo disco resta cmq basilare, come quello postumo alla morte di Curtis "Closer".




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6. DRIVE LIKE JEHU "DRIVE LIKE JEHU"




Nati a San Diego, in California, all'inizio degli anni novanta, questi ragazzi, che hanno all'attivo soltanto due dischi, sono citati come influenza da tantissime band per il loro sound originale  e rivoluzionario.
Tra le loro influenze musicali citerei i Black Flag, i Bad Brains, i Sonic Youth e il Kraut rock.
Se amate gli At the Drive in non potete non avere i loro dischi.




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7. TUXEDOMOON "NO TEARS"


I Tuxedomoon sono un gruppo americano, originari di San Francisco, attivi dalla fine degli anni settanta.
Si sono da sempre contraddistinti per la loro voglia di sperimentare, fondendo punk, pop, folk,  jazz, dark ed elettronica; sono stati tra i primi gruppi ad unire la musica alla proiezione di immagini multimediali.
"No tears" è il loro primo ep, uscito nel 1978. La canzone che da il titolo al disco è una delle canzoni che da sempre riempono le piste delle discoteche goth/dark/wave.


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8. PUBLIC IMAGE LIMITED "METAL BOX"



John Lydon, in arte Johnny Rotten, uscito dai Sex Pistols ha formato, insieme al chitarrista Keith Levine e Jah Wobble, questo gruppo che diventerà seminale per i gruppi a venire per la loro fusione di punk, dub, world music e psicadelia.
Questo è il loro secondo disco, del 1979 anche se ogni album dei PIL merita almeno un ascolto.





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9. TALKING HEADS "MORE SONGS ABOUT BUILDINGS AND FOOD"




Formatisi a New York nel 1974, il gruppo capitanato da Divid Byrne, è stato una delle colonne portanti della New Wave americana con la loro proposta che univa pop rock, funky, world music e un pizzico di punk.
Questo è il loro secondo disco, il primo prodotto da Brian Eno, non c'è una canzone brutta quindi buon ascolto



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10. DEVO "Q: ARE WE NOT MEN? A: WE ARE DEVO!"



Nati nel 1972 negli Stati Uniti, sono considerati post punk, anche se vengono considerati il gruppo simbolo della New Wave americana.
Questo disco, prodotto da Brian Eno (ancora lui si, aveva l'occhio lungo il ragazzo), esce grazie anche all'aiuto  di Iggy Pop e David Bowie, grandi fan del gruppo, che li aiutano a trovare un contratto discografico importante con la Warner Bros.
I dischi dopo non raggiungono il livello di questo, il gruppo si è un pò perso per strada anche se qualche hits l'hanno cmq fatta.




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