mercoledì 5 maggio 2021

I Rinnegati episodio 1 - Tiamat

Succede a tutti di fare una determinata cosa per poi pentirsene, e la musica non ne è esente, ci sono tanti esempi di album rinnegati da chi li ha composti, da chi li ha amati, da chi ha creduto in lui per poi finire per odiarlo o semplicemente finire per cancellarlo o fingere che non sia mai uscito, che non sia mai stato composto, che non sia opera sua, che non esista.
L'altro giorno stavo scegliendo, come mio solito, un cd da portarmi in macchina, avendo avuto un negozio di dischi ed essendo appassionato di musica ho parecchi cd e altrettanti vinili e mi piace sceglierne uno che accompagni i miei tragitti in auto, il prescelto è stato "A deeper kind of slumber" dei Tiamat, band svedese di culto dedita ad un doom/death metal che nel corso degli anni si è evoluto verso lidi sperimentali per poi involversi, a mio parere..... e da qui è partito il pensiero per questo post.
Ma facciamo una breve premessa, i Tiamat sono attivi dai primi anni novanta e dopo tre album discreti di death metal dalle tinte dommeggianti hanno pubblicato, nel 1994, "Wildhoney" capolavoro assoluto che può essere annoverato tra le pietre miliari del gothic-doom metal (di death rimaneva solo la voce), un mix di atmnosfere pinkfloydiane unite a riff doom che mi lasciò a bocca aperta, un disco perfetto, e si sa, dopo che fai un disco perfetto è difficile ripetersi, di norma puoi fare due cose, fare un altro disco sulla falsa riga del precedente sfruttando l'onda (cannando quasi certamente) o provare a sperimentare, i Tiamat scelsero la seconda strada e sfornarono un disco altrettanto bello, "A deeper kind of slumber" appunto, un disco dove le atmosfere floydiane di "Wildhoney" (Album completo) e di brani gothic come "Gaia" (video) si fondevano a ritmi trip hop in stile massive attack e a atmosfere tipiche del dark Bauhaus style, il disco ovviamente spezzò la critica, chi lo odiò (accusandoli di tradimento) e chi lo adorò; io lo amai e tuttora lo ascolto spesso, perdendomi nelle lisergiche atmosfere di questo disco decisamente orginale.
I Tiamat, nei dischi  dopo purtroppo si allontanarono dalla sperimentazione e seguirono il trend del momento, si spostarono verso un pop goth-dark mediocre per poi tornare negli ultimi anni a suonare solo brani vecchi (periodo death/doom metal) per raschiare un pò dal fondo del barile, e non posso criticarli, arrivati alla soglia dei 50 anni devi guardare al portafoglio se fai il musicista e non hai sfondato e fai quello che la gente vuole (sono comunque stati un gruppo importante del panorama metal scandinavo)....e l'album  "A deeper kink of slumber" è scomparso dai radar, come se non fosse mai esistito, hanno fatto togliere da youtube tutti i video live di quel perdiodo (ricordo un memorabile concerto al Beach bum rock festival di Jesolo del 1997 dove suonarono tutti dipinti nel corpo) e l'unica traccia resta il video di "Cold seed" (Video) , il pezzo più pop del disco e il meno riuscito tra l'altro.
Magari se avessero continuato a sperimentare adesso sarebbero un gruppo di successo oppure no, non è importante, hanno comunque prodotto due dischi notevoli, diversi tra loro ma entrambi meravigliosi.



Disco completo (clicca per ascoltarlo)

Alteration X 10 (Stardust version)