mercoledì 23 febbraio 2022

Punk N' Trail

La mia ultima gara l'ho corsa più di due anni fa, a Porto Recanati poi fra lockdown, incidenti (mi hanno investito ancora mentre ero in bici) e conseguenti problemi alla schiena dovuti all'ennesima botta non sono più riuscito ad allenarmi con regolarità, il dolore non mi dava pace e a settembre di quest'anno ho avuto la conferma che con la bici, e di conseguenza con il triathlon, ho finito.
Ho avuto un mesetto dove mi sono rattristato, faccio triathlon da quando avevo 25 anni, l'ultima stagione, nonostante i miei 40 anni suonati era andata molto bene e dover smettere mi ha un pò buttato giù ma poi mi sono messo l'anima in pace e ho provato a rimettermi in gioco......
Il Trail mi ha sempre incuriosito, primo perchè adoro correre sullo sterrato (la mezza dell'Ironman 70.3  di Cervia l'ho preparata praticamente tutta correndo sullo sterrato) e poi perchè nella corsa su strada ho sempre preferito i percorsi muscolari con  salita e discesa e visto che il mio amico/fisioterapista Stefano Zaccarini  mi diceva spesso che avevo un fisico adatto al trail ho deciso di provarci.
Per prima cosa ho cercato di capire, con l'aiuto di Stefano, cosa dovessi cambiare nel mio stile di corsa e abbiamo subito capito che dovevo accorciare la falcata e velocizzare il passo, ho iniziato a fare molti lavori specifici di tecnica e in palestra e in tre mesi sono passato dal correre con una cadenza di 169 passi  a 173; poi ho lavorato sulla discesa, che nel trail è la parte che fa la differenza, ovviamente vivendo a Forlimpopoli non ho discese lunghe ma i colli bertinoresi, se usati nel modo giusto, possono cmq essere allenanti.
A inizio febbraio ho deciso che era giunto il momento di provare, ci dovevo sbattere il muso e con tanti dubbi mi sono iscritto al Trail di Riolo Terme.
Sono andato alla gara con Bruno, che ho conosciuto qualche mese fa mentre mi stavo allenando e che mi ha aiutato molto ad avvicinarmi al trail, mi ha fatto un pò da fratello maggiore e il fatto che mi abbia accompagnato alla gara per me è stato molto importante.

Domenica 20 dicembre 2022 Riolo Terme



Quando inizi una nuova avventura c'è sempre un pò di tensione che ti avvolge, dentro e fuori, perlomeno a me è sempre capitato così, poi Stefano, nelle settimane precedenti alla gara, mi ripeteva tipo MANTRA:"Guarda che vinci, guarda che spacchi il culo..." e via dicendo quindi mi sentivo un pò in dovere di ..... ma arrivato a Riolo mi sono accorto subito che ero estremamente tranquillo e le stesse sensazioni me le sono portate dientro per tutta la gara, mi sentivo nel mio ambiente naturale, è stato per certi versi mistico e nonostante abbia commesso degli errori la gara è andata proprio come me l'ero pensata e cioé: stare con i primi e vedere che passo avevano e se poi dopo la metà gara stavo bene provare a spingere e vedere cosa veniva fuori.......beh...alla fine ho vinto, è venuta fuori la gara perfetta, quella che ho inseguito per anni nel triathlon ma che non ho quasi mai trovato (penso di essere uno degli atleti con più secondi, terzi e quarti posti della storia del triathlon italiano)......cosa posso chiedere di più?.......Fantastico......
Non voglio dilungarmi troppo scrivendo cose noiose ma è stato veramente bello e sopratutto questa vittoria mi sta dando grandi stimoli e per uno "ragazzo" di 43 anni (il secondo arrivato, Luca Farolfi,ha esattamente 20 anni in meno di me) non è cosa da poco; così a piccoli passi, con tanta umiltà voglio vedere dove posso arrivare......ci sono molti aspetti su cui lavorare ancora e penso di avere un buon margine di miglioramento.
L'ambiente del trail mi è piaciuto molto, la gente è molto semplice, lontana anni luce dall'arroganza patinata che si trova nel mondo del triathlon dove quasi tutti, anche quelli che non dovrebbero, fanno i fenomeni.
Voglio ringraziare Stefano di Fisiozeta (Clicca qui x guardare il sito) perchè senza il suo supporto e i suoi consigli non sarei riuscito a raggiungere in così pochi mesi un buon livello competitivo.
Questa vittoria è per il mio papà; quando è morto, pochi mesi fa, gli avevo promesso che avremmo ancora corso e vinto insieme...beh babbo....la promessa l'ho mantenuta e spero che sia solo l'inizio di una nuova piccola grande favola come successo nel triathlon e nel duathlon un pò di anni fa..
Ho anche coniato il mio motto, che mi ha accompagnato per tutta la gara: "NELLA VITA CI VOGLIONO CUORE E MARONI!"






Classifica Trail Riolo Terme 2022

Ed ecco una foto di mio babbo, Claudio Casali, che vince una tappa al Giro delle Valli Cuneesi.



Vi lascio con due canzoni  che ho ascoltato molto nelle ultime settimane prima della gara:




Downset "Play big" (clicca x ascoltare)

The Web "Forest phunk" (Clicca qui x ascoltare la canzone)

PUNK N' TRAIL

martedì 15 febbraio 2022

Muzik!

Direi che è giunto il momento di fare un bel post sul rapporto cinema/musica/sottoculture ecc.....
E' ovvio che la musica e il cinema sono due arti che si sposano a meraviglia e di film che parlano di musica ce ne sono un'infinità; come al solito eliminiamo i capisaldi del genere, pellicole che conoscono tutti e che non hanno bisogno di presentazioni  come "The Blues Brothers" (capolavoro  indiscusso di John Landis) e parliamo di film meno noti ma che meritano.


1. THE PERSIAN CATS


Film iraniano del 2009 di Bahmad Ghobadi, che ha vinto vari premi in giro per il mondo ma che non è molto conosciuto.
Questo film, che spesso sfocia nel docufilm, narra la storia di due ragazzi, AShkan e Negar, che sognano di fare i musicisti ma che si devono scontrare con la realtà iraniana, pervasa da estremismi religiosi e da un governo dittatoriale.
La particolarità di questa pellicola è che vi recitano tantissimi musicisti iraniani che suonano la loro musica (alcuni sono molto validi) , infatti il film è una sorta di viaggio dentro l'underground iraniano, dove i musicisti devono provare di nascosto, cambiando spesso posto, per non essere denunciati o addirittura arrestati.
Il regista, prima dell'uscita di queste film, è dovuto fuggire dall'Iran per evitare ripercussioni da parte del governo.
Se, come me, amate la musica a 360° non perdetevi questo film.

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2.  SEARCHING FOR SUGAR MAN


Documentario del 2012 scritto e diretto da Malik Bendjelloul, morto suicida nel 2014 a soli 36 anni.
Questa pellicola ha vinto l'oscar nel 2013 come miglior documentario; narra l'incredibile storia del cantautore americano Sixto Dìaz Rodrìguez.
Non voglio  scrivere altro, vi dico solo che mi sono commosso alla fine di questo documentario e non è una cosa che mi succede spesso.
Cinema, musica, vita, sofferenza e sopratutto tanta semplicità.....dopo che ho conosciuto Sixto Dìaz Rodrìguez e la sua storia i vari Bob Dylan e cazzi vari possono andare tranquillamente a fare in culo, senza offesa, grandissimi musicisti ma qui siamo su un altro livello, parliamo di un grande uomo.

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3. THIS IS ENGLAND



Pluripiemato film del 2006 di Shane Meadows.
Inghilterra anni ottanta, Shaun è un ragazzo timido che viene escluso e bullizzato a scuola, fino a quando incontra un gruppo di Skinhead che lo prende in simpatia e lo accoglie tra di loro dando una svolta alla sua vita..
Il film racconta di come la difficile situazione sociale e  politica inglese in quegli anni abbia spinto il movimento skinhead, fino ad allora apolitico e aperto a tutti (era una consuetudine trovare skinhead di colore) ad avvicinarsi al nazionalismo e successivamente al neonazismo.
Successivamente sono state fatte anche tre miniserie TV: This is England 86', '88 e '90.


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4. BACKBEAT

Primo lungometraggio di Ian Softley, che in passato ha lavorato per Granada TV (piccola storica emittente televisiva inglese grazie alla quale il punk si mostrò al mondo; a riguardo vi consiglio un film che non metto in questa lista perchè ho già fatto un post su di lui: 24 Hour party people).

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Tornando a Backbeat il film è ispirato al libro biografico "The real life story behind backbeat Stuart Sutcliffe - The lost Beatles." e parla della breve vita di quello che venne definito il quinto Beatles.
Stuart Sutcliffe ha suonato con i Beatles, o meglio, ha suonato con quelli che sarebbero diventati i Beatles, quando ancora si chiamavano Johnny and the Moondogs e suonavano nei locali di Amburgo per due soldi.
La sua vita si è interrotta nel 1962, a causa di una emorragia celebrale; due anni dopo i Beatles venderanno 13 millioni di copie con il singolo "I want to hold your hand".
Film finito nel dimenticatoio ma molto bello (dei film sui Beatles è sicuramente il migliore) che racconta una storia poco conosciuta.

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5. BERLIN CALLING


Film del 2008 diretto da Hannes Stohr, diventato iconico per il movimento della musica elettronica contemporanea.
Protagonista del film è il producer e dj Paul Kalkbrenner, autore anche della bellissima colonna sonora, che ha accettato di fare l'attore con ottimi risultati.
Ambientato a Berlino, il film racconta la storia inventata di Martin, alias dj Ickarus,  famoso producer tedesco che arrivato alla fama mondiale si ritrova ad attraversare una profonda crisi personale ed artistica.
Il film è molto bello, ha una trama accattivante e una colonna sonora da urlo, ti fa annusare gli odori del clubbing, le sue sfumature colorate, i suoi angoli più bui e molte scene live sono state girate  in alcuni dei club più belli di Berlino.
Se amate, come me, la musica elettronica e non l'avete ancora visto recuperate in fretta.

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6. HYPE!



Questo bellissimo documentario del 1996 di Doug Pray parla della scena musicale di Seattle nel periodo fine ottanta/inizio novanta, prima dell'esplosione di quello che venne chiamato GRUNGE, termine insignificante inventato dai media (SEATTLE SOUND sarebbe molto più appropriato).
E' molto interessante e parla, oltre dei vari Nirvana, Pearl Jam, Alice in Chains e Soundgarden, sopratutto di tutti quei gruppi che hanno contribuito, ottenendo poco o nulla a livello commerciale, a creare quella scena musicale che, a mio avviso, ha segnato la fine della muscia rock primordiale, quello che c'è stato dopo è stato solo un copiare e quasi sempre male, di quello che c'è stato prima.
Citando Billy Corgan degli Smashing Pumpkins: "E' inutile che proviate ad imitarci, quel mondo li non esiste più, non potrete mai sapere cosa si provava."
Purtroppo non è mai stato tradotto in italiano, si trova in inglese con i sottotitoli in spagnolo ma vi consiglio cmq di guardarlo perchè è veramente molto ma molto interessante.

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7. IL FUTURO NON è SCRITTO - JOE STRUMMER


Documentario del 2007 diretto da Julien Temple che narra la vita di Joe Strummer, dalla nascita, passando per  l'adolescenza,  il movimento hyppie,  i Clash, il punk, il successo mal digerito dallo stesso Strummer e tutto quello che venne dopo.
Joe Strummer è stata una figura iconica della musica e non solo, che è riuscita a toccare nel profondo migliaia di persone in tutto il mondo; una persona che non si è mai fermata, che ha sempre guardato avanti cercando di imparare dagli errori commessi.
Da vedere e rivedere.

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8. GET ON UP


Pellicola del 2014 diretta da Tate Taylor  con attore protagonista il bravissimo Chadwick Boseman, morto prematuramente nel 2020.
Questo film è stupendo, si è parlato e acclamato (giustamente) Bohemian Rhapsody ma personalmente penso che qui siamo uno step sopra  e l'interpretazione di Boseman è da oscar tanto quanto quella di Rami Malek nel film sui Queen.
La vita di James Brown è stata molto dura e vi consiglio di guardare questo film che la racconta veramente bene.
Sono certo che quando lo avrete guardato vedrete il re del Soul sotto un'altra veste, a me è successo così.

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9.  THE SOUL OF A MAN


Questa opera del 2003 diretto da Wim Wenders è il secondo di una serie di sette documentari prodotti da Martin Scorsese incentrata sulla storia della musica blues intitolata THE BLUES.
E' un film molto particolare, perché, oltre a raccontare la storia di alcuni tra i bluesman più seminali quali Skip James, J.B. Lenoir e Blind Willie Johnson vede nel cast artisti del calibro di Nick Cave & The Bad Seeds, Beck, Lou Reed, Lucinda Williams e molti altri reinterpretare i classici dei bluesman sopracitati.
Tutti e sette i documentari meritano di essere visti, in particolare il primo, diretto dallo stesso Scorsese "Dal Mali al Missisipi" che racconta le origini africane del blues e "Piano blues" diretto da Clint Eastwood.

Clicca qui x guardare una scena del doc


10. PASSIONE



Documentario del 2010 diretto da John Turturro, il mitico Jesus del grande Lebowsky, che racconta la storia della musica napoletana attraverso interviste, aneddoti, filmati d'epoca e le classiche canzoni napoletane reinterpratate da artisti moderni e suonate nei posti più caratteristici della città partenopea.
Questo film ti fa dimenticare la parte buia di Napoli mostrandoti una delle città più belle del mondo ma sopratutto una delle più caratteristiche.
Poesia pura.

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Ovviamente ho dovuto tralasciare alcuni film perchè se no il post diventava troppo lungo ma vorrei comunque citare i seguenti:

DIRT -  Film molto bello sui Mothey Crue, prodotto da Netflix  (Clicca qui x guardare il trailer)
WALK THE LINE - Film sulla vita del grandissimo Johnny Cash  (Clicca qui x guardare il trailer)
HUMAN TRAFFIC - Primo vero film sul mondo del clubbing (Clicca qui x guardare una scena)
BUENA VISTA SOCIAL CLUB - Bellissimo documentario diretto da Wim Wenders sulla storica band  di Compay Segundo. (Clicca qui x guardare il trailer)
STRAIGHT OUTTA COMPTON  -  Film prodotto da Netflix sulla nascita dello Gangsta rap (Clicca qui x guardare il trailer)
THE COMMITMENTS - Film di Alan Parker del 1991 tratto dal romanzo di Roddy Doyle e ambientato in Irlanda.
«Gli Irlandesi sono i più negri d'Europa, i Dublinesi sono i più negri di Irlanda e noi di periferia siamo i più negri di Dublino, quindi ripetete con me ad alta voce: "Sono un negro e me ne vanto!"»
(Clicca qui x guardare il trailer del film)