sabato 13 aprile 2024

Trovare nuovi stimoli

 


Domenica scorsa al Trail del Rubicone sono arrivato dietro al mio amico Rava (Christian Ravaioli) e non era mai successo ma invece di demoralizzarmi questa cosa mi ha dato nuovi stimoli.
Ho scritto al Rava e oggi siamo andati a correre su a Bagno di Romagna con Dario......Perugini.
20km con 1300mt di dislivello a ritmo medio......stanco ma felice. :-)
E' indescrivibile la pace che trovo a correre in mezzo ai boschi.

“In ogni passeggiata nella natura l'uomo riceve molto di più di ciò che cerca.” (John Miur)

lunedì 8 aprile 2024

Crescere attraverso la sofferenza

Quest'anno è stato un anno un particolare, ci sono stati grandi cambiamenti nella mia vita e sinceramente ho passato un inverno allenandomi sempre ma tralasciando i lavori specifici di velocità che servono per fare il salto di qualità e facendo molti km in meno rispetto all'anno scorso....poi le tante distorsioni alla caviglia mi hanno bloccato mentalmente e in discesa non riesco più a correre come prima, ho sempre il freno a mano tirato e se fai trail e vuoi ottenere dei risultati non puoi correre piano in discesa, è matematico.
Siamo ad aprile e la mia voglia di gareggiare era pari a zero poi giovedì ho deciso in un nano-secondo di iscrivermi al Trail del Rubicone, sapendo benissimo di essere indietrissimo...... ma mi sono reso conto che era l'unico modo per sbloccarmi.
Mi sono sbloccato? Diciamo NI. :-)
Alla partenza ero molto tranquillo, volevo solo fare un buon allenamento, capire come sono messo fisicamente e provare a divertirmi.

Il risultato è che fisicamente sono messo malino ma non malissimo e già è un qualcosa di positivo direi.
Prima della partenza scopriamo che il percorso è di 25km, quindi più lungo, non me ne preoccupo (anche se dovrei perché non ho mai fatto fatto più di 20km da ottobre ma me ne sbatto, cerco sempre di essere positivo), i primi 500mt sono su ciottolato e riesco a stare nelle prime posizioni poi appena prendiamo la prima discesa in mezzo ai campi mi blocco, scendo pianissimo...mentre gli altri vanno giù come s enon ci fosse un domani...mi superano in tantissimi, mi ritrovo oltre la ventesima posizione ma mi dico: "Stai tranquillo, li riprendi in salita" (non so se è normale ma io durante le gare parlo con me stesso...a volte anche troppo) e infatti al 5°km mi ritrovo già quarto,  le sensazioni però non sono buone, mi sento stanco e mi preoccupo un pò poi km dopo km inizio a sentirmi meglio, in discesa arranco ma in salita vado abbastanza bene.

I primi due sono lontani ma il mio amico Rava che è terzo è poco più avanti; dopo il pezzo tecnico lungo il  fiume arrivo alla temutissima, come direbbe il ragioniere Ugo Fantozzi,  salita della Marianna, un muro con pendenze ben oltre il 40%.
La faccio abbastanza bene, nel senso che in cima ho le gambe cotte ma non morte,  peccato che sbaglio strada (non riesco a capire come ho fatto cmq le bandelle andavano in due direzioni e io ho preso quella sbagliata...) e dopo un pò mi ritrovo di nuovo a metà della Marianna ma in discesa, a un certo punto incrocio quelli che erano dietro di me di parecchio che salgono........non posso scrivere cosa ho pensato in quel momento ma era qualcosa di molto blasfemo.
Dopo lo sconforto iniziale inverto la rotta e recupero le posizioni perse..... ma moralmente ero molto giù, cavolo già non sono in formissima, se mi metto pure a sbagliare strada.......che COGLIONE.....per un pò di km corro pensando troppo, vado in crisi ma è tutta una questione di testa, prima di sbagliare strada mi sentivo abbastanza bene fisicamente quindi decido di riprendermi, me lo impongo e km dopo km  riprendo ritmo e arrivo al traguardo quarto assoluto.......con 26 km (uno in più degli altri e relativi minuti in più del tempo che avrei fatto).
Sono stanco ma non morto...anche se sono lontanissimo dai primi ma pace...va bene così.
Forse senza il km in più mi sarei giocato il terzo posto...forse si forse no..... non ha senso farsi troppe pugnette......bisogna solo fare i complimenti a chi ti è stato davanti.
In conclusione la paura in discesa non mi è passata quasi per un cazzo.....ma ho capito che l'unico modo per farmela passare è quello di gareggiare (anche se non mi lancerò più giù come un pazzo x le discese come ho fatto in passato, ho 45 anni e non sono più un ragazzino)...cercando magari di fare un pò di km in più e un pò di lavori di qualità.
La nota positiva è che, nonostante gli imprevisti, ho portato a casa cmq un buon piazzamento, passando attraverso tanta sofferenza fisica e anche un pò mentale quindi........ sono uscito dal tunnel......forse.
Prossima gara?
Penso al Trail di San Marino a fine mese ma vediamo settimana per settimana.

Classifica Trail del Rubicone 25km



La vita è una questione di CULO!!!

sabato 16 marzo 2024

I Rinnegati/3

 THE HAUNTED "UNSEEN"


Il primo disco dei The Haunted è datato 1998; e dopo 13 anni e sei album, il combo svedese, nato dalle ceneri degli At the Gates, band che ha scritto la storia del death metal scandinavo, decide di abbattere qualsiasi barriera e di fare un disco completamente diverso da quello che avevano fatto prima...ma facciamo un passo indietro.
Siamo nel 1998 ed esce l'abum omonimo di debutto dei The Haunted; la band è formata da tre ex At the Gates (i fratelli Bjorler e il batterista Erlandsson), dal chitarrista dei The Witchery Patrik Jensen e dall'ex cantante dei Mary Beats Jane (band fantastica) Peter Dolving.
Il disco è un concentrato di thrash-core metal, senza se e senza ma, suonato da paura e con la voce di Dolving a rendere il tutto diverso da tutto quello che si poteva ascoltare in quel periodo.
Tutti gli amanti del thrash metal gridano al miracolo e in effetti il disco spacca ma qualcosa si incrina nella band e Dolving lascia il gruppo.
I The Haunted reclutano Marco Aro, cantante molto limitato  rispetto al camaleontico Dolving, ma che piace ai puristi.
Dolving tornerà nel 2003 e i The Haunted sforneranno altri album della madonna con lui alla voce: "Revolver" (2004), "The dead eye" (2006) e "Versus" (2008), in ogni disco la band si evolve e sperimenta senza però mai provare l'azzardo evitando così di deludere i metallari più incalliti.
Poi nel 2011 il gruppo decide di puntare tutto al tavolo del BlackJack e fare uscire "Unseen", disco che segnerà la fine (probabilmente definitiva) del connubio Dolving/The Haunted.
Perchè l'album in questione spaccherà la band, i fan, quelli che non ne capiscono un cazzo ma che devono dire la loro, gli esperti del settore..... inasprirà i rapporti tra USA e Russia e tra cristiani e mussulmani che ancora oggi, a distanza di anni, si ritrovano a discutere, fuori da chiese e moschee su chi sia meglio tra Dolving e Marco Aro come cantante dei The Haunted.
Ma cos'ha  "Unseen" per aver creato tutto questo bulirone?
Partiamo subito dicendo che non è un disco metal, o meglio, non solo, di metal ce n'é e fatto bene però inserito in un contesto multiforme dove trovano spazio altri generi.
Si sente in alcuni pezzi l'influenza dei migliori Down, poi c'è molto rock, il post-core tanto caro a Dolving trova lo spazio che merita e il mix tra potenza e melodia è equilibratissimo, il disco vi fa saltare , muovere la testa e cantare........cavolo direte voi....ma allora il disco spacca.....
La mia rispoasta è SI ma i The Haunted hanno fatto un grossissimo errore, le prime tre canzoni del disco dovevano essere messe alla fine perchè sono le peggiori (non brutte, si ascoltano bene e ad alcuni piaceranno molto) ma sono le meno ispirate quindi quando si va  ad ascoltare l'album per la prima volta
questo cosa destabilizza e può portare a pensare che il disco non sia un granché, è successo anche a me, se non avessi perseverato e ascoltato e riascoltato ancora mi sarei perso una chicca...perché "Unseen" spacca il culo e se andrete oltre la prima impressione lo ascolterete di continuo.
Ovviamente dovete essere aperti mentalmente, se siete dei true metaller lasciate stare ma se come me avete amato i Mary Beats Jane, il primo gruppo di Dolving, andate sul sicuro....poi Peter Dolving in questo disco è devastante, dimostra ancora una volta di avere una marcia in più e una duttilità vocale impressionante.
Purtroppo Dolving, dopo un paio di buoni album da solista, si è ritirato dalla musica, vive in Brasile dove ha trovato la sua pace; ben per lui e peccato per noi che perdiamo un cantante veramente cazzuto. The Haunted invece hanno richiamato Marco Aro e continuano a fare i soliti dischi thrash/death metal che gli garantiscono vendite assicurate e piatti caldi a tavola, hanno rinnegato "Unseen" definendolo un disco fatto male che non rappresenta la band.....io intanto continuo ad ascoltarlo a palla!!!


Clicca qui x ascoltare il disco dei The Haunted "Unseen"

martedì 6 febbraio 2024

Le delusioni sono per l’anima ciò che il temporale è per l’aria. Pulisce tutto.


Lhasa "El desierto"

“He venido al desierto
pa’ reirme de tu amor
que el desierto es más tierno
y la espina besa mejor

He venido a este centro
de la nada pa’ gritar
que tú nunca mereciste
lo que tanto quise dar…

He venido yo corriendo
olvidándome de ti
dame un beso pajarillo
no te asustes colibrí

He venido encendida
al desierto pa’ quemar
porque el alma prende
fuego cuando deja de amar”.



Traduzione

“Sono venuta nel deserto
per ridere del tuo amore
perché il deserto è più tenero
e la spina bacia meglio

Sono venuta in questo centro
del niente per gridare
che tu mai hai meritato
quel che tanto ti ho voluto dare

Sono venuta correndo
dimenticandomi di te
baciami uccellino
non aver paura colibrì

sono venuta infuocata nel deserto per bruciare
perché l'anima prende fuoco quando smette di amare."


Clicca qui x guardare il video della canzone
Sono venuta al deserto per ridere del tuo amore
poiché il deserto è più tenero e la spina bacia meglio
 
Sono venuta a questo centro dal nulla per urlare
poiché mai hai meritato quello che volevo dare
 
Sono venuta correndo, di te dimenticandomi
dammi un bacio uccellino, non spaventarti colibrì
 
Sono venuta accesa al deserto per bruciare
perché l'anima prende fuoco quando smette di amare
https://lyricstranslate.com/it/el-desierto-il-deserto.html

Il deserto

Sono venuta al deserto per ridere del tuo amore
poiché il deserto è più tenero e la spina bacia meglio
 
Sono venuta a questo centro dal nulla per urlare
poiché mai hai meritato quello che volevo dare
 
Sono venuta correndo, di te dimenticandomi
dammi un bacio uccellino, non spaventarti colibrì
 
Sono venuta accesa al deserto per bruciare
perché l'anima prende fuoco quando smette di amare
https://lyricstranslate.com/it/el-desierto-il-deserto.html

Il deserto

Sono venuta al deserto per ridere del tuo amore
poiché il deserto è più tenero e la spina bacia meglio
 
Sono venuta a questo centro dal nulla per urlare
poiché mai hai meritato quello che volevo dare
 
Sono venuta correndo, di te dimenticandomi
dammi un bacio uccellino, non spaventarti colibrì
 
Sono venuta accesa al deserto per bruciare
perché l'anima prende fuoco quando smette di amare
https://lyricstranslate.com/it/el-desierto-il-deserto.html

domenica 28 gennaio 2024

Trovo molto interessante la mia parte intollerante





3°B di un I.T.C.
Una classe di classici figli di...Ho dubbi amletici tipici dei 16Essere o non essere patetici?Eh si, ho gli occhiali spessi, vedessiAmici che spesso mi chiamano NessyIndefessi mi pressano come uno stencilBud Spencer e Terence Hill repressiCon grossi limiti ma imbottiti di bicipitiDa divi che invidi, vengono i brividiSe per fare i fighi lasciano lividiNon vivo di pallone, non parlo di figoneNon indosso vesti buoneQuindi sono fuori da ogni discussioneNo, non mi conoscono ma tiranoLe loro nocche sul mio profilo da CyranoSe sei violento, tutti qua dentro ti stimanoSe sei mite, di te ridono come di TotòPerò chi è mansueto come me, sa cheQuando le palle si fanno cubicheCome un kamikaze che si fa di sakè
Metto a fuoco intorno a me
Trovo molto interessante
La mia parte intolleranteChe mi rende rivoltanteTutta questa bella gente
Affianco al mio banco un hippoppettaroSniffa polvere da sparoDice che un tipo è capace per quanti buchi ha nel toraceLo capisco ma preferisco KarolA dischi di artisti muscolosiOrgogliosi dei loro trascorsi malavitosiVanitosi ripresi con pose da bellicosiMentre io sono fiacco ed ho la mononucleosiStudio in una classe di rissosiEccitati dai globuli rossi manco fossero Bela LugosiTieni presente che sono commosso Cerebralmente da gesti eccessivamente affettuosiA 16 anni le opzioni sono 2 visto cheO diventi pugile o diventi come meChe sono debole, che non ho regoleChe ho roba demodè, che detesto il clichéDell'uomo che non deve chiedere maiDato che se non chiedi non sai
Dato che adoro Wharol e Wilde
Dato che se mi cerchi mi troverai
Nel viavai di un gay pride
Ma sappi che se mi provocherai sono guaiDottor Jackill diventa Mr Hide
E t' ammazza stecchito col Raid
Trovo molto interessanteLa mia parte intolleranteChe mi rende rivoltanteTutta questa bella gente
Cari professori miei, io vorreiChe in giro ci fosseroMeno bulli del cazzo e più gayPiù dreadlock e meno monclairPiù Stratocaster e meno DJChiama la strega di BlairChe ho un progetto in menteRimanere sempre adolescenteIo sono molto calmo ma nella menteHo un virus latente incline ad azioni violenteSi sente sempre più spesso
Che sono un pazzo depressoMeglio depressi che stronzi del tipo "me ne fotto"Perché non dicono "io mi interesso"?Che si inculino un cipresso, dunqueTanto il mio destino è stare solo con chiunqueAlle bestie regalerò i miei sorrisiCome Francesco d'Assisi e Pippi Calzelunghe
Trovo molto interessanteLa mia parte intolleranteChe mi rende rivoltanteTutta questa bella genteTrovo molto interessanteLa mia parte intolleranteChe mi rende rivoltanteTutta questa bella genteTrovo molto interessanteLa mia parte intolleranteTrovo molto interessanteLa mia parte intolleranteTrovo molto interessanteLa mia parte intolleranteTrovo molto interessante

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domenica 7 gennaio 2024

Il ragazzo e l'airone

Dopo 10 anni Hayao Miyazaki torna con un nuovo lungometraggio, "Il ragazzo e l'airone", probabilmente la sua opera più indecifrabile e piena zeppa di simbolismo.
In Giappone l'airone, tra le altre cose, rappresenta il passaggio tra la vita e la morte ed è proprio questo uccello bianco che Miyazaki sceglie per rappresentare il passaggio ad un altro mondo; una sorta di traghettatore, come lo era  Caronte nella Divina Commedia di Dante.
La prima mezzora può rislutare un pò lenta ma è il giusto preambolo a ciò che verrà dopo, e cioé un lungo viaggio dentro le profondità umane, un viaggio molto dilatato e psicadelico, degno del miglior Miyazaki; il tutto raccontato con un romanticismo che staborda da ogni poro.
Non è certo un film per famiglie come potevano essere Ponyo o Totoro e nemmeno un capolavoro come la Città incantata ma questo film vi commueverà e vi toccherà nel profondo.
Se amate Miyazaki in tutte le sue forme andate sul sicuro, non rimarrete delusi......se invece non siete dei suoi superfan e avete apprezzato solo le cose più "commerciali" (Miyazaki è tutto tranne che commerciale), evitate di andare al cinema e aspettate che esca in qualche piattaforme digitale.
Se volete approfondire l'argomento vi consiglio di leggere la recensione fatta dal sito LegaNerd, molto dettagliata e professionale. (Clicca qui x leggere la recensione di LegaNerd)


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L' AudioCaco del mese

Era iniziata come una gogliardata tra amici per passare il tempo...adesso è una certezza e il miglior modo per affrontare questa vita bastarda.


Clicca qui x ascoltare l'AudioCaco di gennaio