domenica 9 dicembre 2018

Nutriamo il nostro sapere

L'altro giorno, mentre correvo in relax, stavo pensando a una canzone che da pischello mi aveva letteralmente fatto impazzire, il pensare al gruppo autore del brano mi ha portato a tutt'altro pensiero, un film, che non aveva nulla in comune con la canzone se non la provenienza del gruppo.
Dunque la canzone è "Enemy maker" dei Dub War, gruppo gallese che negli anni novanta ha sconvolto la musica così detta alternativa con il loro mix di metal, reggae, elettronica, punk e rock.
Attivi fin dai primi novanta i Dub War hanno all'attivo quattro album, una raccolta di demos, una di rarità, un album di Remixes più una serie infinita di sette pollici.
Personalmente adoro due album: "Wrong side of beautiful" e "Step ta dis" (album di remixes stupefacente) anche se la loro canzone più famosa (enemy maker ) è nell'album "Pain".
Purtroppo non ottennero il successo meritato, anche perché erano vermante avanti e si sciolsero nel 1999 per poi riformarsi per alcuni live nel 2010 e far uscire un nuovo singolo nel 2016: "Fun done", brano decisamente punk .
Se amate il crossover, nel vero senza della parola, cioé la commistione di generi e non, per farvi un esempio, i Linkin Park, che sono una boyband prestata al rock e di crossover non hanno nulla, ascoltatevi i Dub War e rimarrete folgorati.

Dub War "Enemy maker"


Dub War "Silencer"

Dub War "One chill" (Aphrodite remix)

Dicevo appunto che "Enemy maker" mi ha portato a pensare ad un film, il film in questione è "Human traffic", primo film che parlava del clubbing in modo approfondito; siamo nel 1999 e il film parla della vita di un gruppo di ragazzi di Cardiff (capitale del Galles) annoiati dalla loro vita che hanno come unico sfogo il week end, passato tra discoteche, sballo e sesso.


Questo film, per chi come me ha passato serate infinite a ballare la drum'n'bass nella sala nera del Link  a Bologna (parlo del Link quando era un centro culturale dentro una ex fabbrica e non della discoteca per hypster di oggi) è assolutamente da vedere.

Human traffic (scena negozio di dischi)

Per concludere vi consiglio un fumetto (altra mia passione): "Channel zero" di Brian Wood, non vi dico di cosa parla e se lo leggerete capirete il perché però vi metto alcune immagini così da poter farvi un'idea.





















In conclusione, ricordatevi di nutrire il vostro corpo con tonnellate di cultura.  :-)

martedì 30 ottobre 2018

Last Trasmission



Non potevo chiudere la stagione con un  noioso post sul triathlon.......meglio uno che parla di musica e anche di cinema dai ...... partiamo parlando dei Joy Division,band di Manchester che ha accompagnato la mia adolescenza turbolenta.....un gruppo che purtroppo ha avuto breve vita  a causa della morte prematura (24 anni) di Ian Curtis, vocalist del gruppo, personaggio contorto, geniale e dannatamente fragile.
I Joy Division nascono dalle ceneri del punk, personalmente li reputo l'emblema del post punk inglese, con i loro suoni scarni, gelidi e caldi allo stesso tempo, melodie strazianti e ritmi che nonostante le melodie spesso tristi ti fanno saltare e muovere, troverete sicuramente le influenze dei  kraftwek e di Bowie ma il gruppo di Manchester era riuscito a creare un sound tutto loro, che non era punk, non era rock, non era dark, non era elettronico ma che  era tutti questi generi messi insieme.
I Joy Division hanno registrato solo due dischi: "Unknown pleasure" e "Closer", inutile consigliarvene uno, ascoltateli entrambi e tanto che ci siete guardatevi anche "24 hour party people", film che racconta la storia della Factory records (etichetta di Manchester che produsse i Joy Division e in seguito i New Order, gruppo nato dalle ceneri dei Joi Division dopo la morte di Curtis), la storia di quel genio di Toni Wilson e di tutte le persone che ruotarono attorno alla Factory e successivamente all'Hacienda (club capostipite delle moderne discoteche electro).
Buon ascolto e buona visione :-) .




"24 hour party people" trailer

Joi Division "Shadowplay"

Joi Division "Transmission"







giovedì 25 ottobre 2018

Triathlon olimpico di Scario



Domenica 21/10/2018

Quest'anno la mia stagione è finita decisamente tardi, quasi a fine ottobre, la mia società, il Cesena Triathlon, si è ritrovata tra le prime squadre del circuito di Triathlon e siamo andati a Scario, in provincia di Salerno, per la finale del circuito nazionale.
Location stupenda, non è difficile intuire perché il Cilento sia stato dichiarato dall'Unesco Patrimonio dell'umanità, mare cristallino, spiaggie dorate e alle spalle motagne verdi e maestose.
Il livello della gara era altissimo, non avevo certo grosse ambizioni, volevo solo fare una buona gara e portare più punti possibili alla mia società.
La gara è partita all'una e mezza, temperatura esterna di 25 gradi, acqua 22 quindi muta vietata :-( , due giri da 750 metri, alla partenza rimango un pò imballato in un gruppetto  e perdo il gruppo buono,i primi fanno gara a parte ovviamente, esco dall'acqua un pò attardato ma con un nuoto cmq sufficiente (passo 1'32'' senza muta), faccio un T1 buona e parto forte in bici, il percorso è bello vallonato, formiamo un gruppetto di 7/8 unità ma mi rendo subito conto che gli altri non hanno intenzione di tirare, disperazione, il primo giro mi deprimo un pò, per fortuna arriva da dietro un atleta greco che inizia subito a scattare,gli vado dietro ma gli altri chiudono sempre senza però poi darci il cambio  a tirare, assurdo, gli atleti del Cus Bari poi hanno fatto ridere, io non sono di certo un mostro in bici, mi difendo,faccio il mio e penso che se ognuno fa il suo magari raggiungiamo il gruppo davanti e cmq faciamo meno fatica tutti ma, come diceva mio babbo, i succhia ruote ci sono sempre e sempre ci saranno, mortacci loro direi........vabbeh...... nell'ultimo giro raggiungiamo il mio compagno di squadra Bulgarelli e in tre proviamo ad andare di nuovo via ma solito tram tram, vabbeh, nervoso a mille ma non si può fare diversamente, entro per primo in zona cambio, mi infilo le scarpette e parto subito a buon ritmo, voglio recuperare visto che sono parecchio indietro (intorno alla quarantesima posizione ), le gambe girano e mi assesto sul mio ritmo, il percorso è duro e mi piace, i primi tre dei cinque giri me li sparo senza riferimenti poi inizio a capire la mia posizione e provo ad aumentare, non faccio fatica e vado così fino al traguardo, alla fine 26° assoluto, ottavo split run (passo 3'30'') e primo di categoria, che calcolando il livello e l'importanza della gara mi va benissimo.
Con questa gara si è conclusa questa stagione, sono molto soddisfatto, ho ricominciato solo l'anno scorso dopo parecchi anni lontano dalle gare e i miglioramenti si sono visti, ho anche fatto il campionato italiano di mezzo Ironman senza aver mai fatto in allenamento 90km in bici e 21 di corsa arrivando ventiduesimo assoluto e conquistando il terzo posto cin il Cesena Triathlon nellaclassifica a squadre, ho vinto il campionato regionale di duathlon e triathlon olimpico e sopratutto ho finalmente una vita normale.
L'anno prox proverò ad allenarmi meglio, tornerò a fare delle ripetute in pista perché con solo del fartlek non posso fare di più e cercherò di fare più km in bici (150 a sett sono veramente troppo pochi), il nuoto rimarrà il mio punto debole ma a quasi 40 anni non posso sperare di migliorare molto. :-)
Adesso due settimane di riposo assoluto e stravizi poi si ricomincia da zero.







Classifica Triathlon olimpico di Scario







Duathlon di Piacenza


Domenica 14 ottobre ho corso il duathlon della Primogenita a Piacenza, nelle ultime settimane mi sentivo molto bene, da quando ho chiuso Mascao e cambiato lavoro ho molto più tempo e ho fatto quello che non riuscivo più a fare da parecchi anni, mi sono riposato, può sembrare banale ma era una cosa che non riuscivo mai a fare, e il mio fisico ne ha sicuramente beneficiato, passare dal fare 60 ore di lavoro a settimana a 30 ti cambia decisamente la vita, ho più tempo da dedicare alla mia famiglia e  a me stesso e questo nuovo stile di vita mi permette di allenarmi meglio e riposarmi (che è una componente fondamentale per un atleta).
La gara partiva all'una e mezza quindi mi sono alzato con calma, il viaggio è passato velocemente, arrivato a Piacenza mi sono riscaldato bene e alla partenza mi sentivo le gambe leggere; il percorso del duathlon della Primogenita è molto nervoso, 4 giri da un km e 200 metri, partenza con strada stretta e molte curve poi sali e scendi molto muscolari, sono partito un pò defilato, non avevo voglia di spintoni, ho chiuso il primo giro intorno alla dodicesima posizione poi ho iniziato la mia rimonta in progressione, sono entrato in zona cambio quarto con una decina di secondi sul gruppetto che mi seguiva (passo 3'20''), cambio buono e via, si crea un gruppetto di cinque, davanti ci sono  Sanguinetti con Cigana e Huber ad inseguire, il primo giro bike è nervoso, Pezzati spezza spesso il ritmo e scatta quando non ha senso farlo (è giovane, imparerà), risultato: non collaboriamo e dietro si avvicinano, per fortuna dal secondo giro iniziamo a collaborare e riprendiamo vantaggio sul gruppo dietro e ci avviciniamo a Huber, rimasto solo,rientriamo in T2 con un buon vantaggio su quelli dietro (media bike 42 km/h), Pezzati cambia veloce e parte forte insieme a Foppolo e Manzotti, chiudo subito il gap, penso di fare il primo giro con loro e poi provare a staccarli ma mi rendo conto di avere un altro passo e aumento subito, guadagno una ventina di secondi e arrivo al traguardo in terza posizione, godendomi gli ultimi metri.
Prima della gara mi ero dato come obbiettivo il quarto posto quindi obiettivo raggiunto.  :-)



Classifica Duathlon di Piacenza







giovedì 13 settembre 2018

Chiusa una porta si apre un portone :-)

Dopo 9 anni ho chiuso la mia attività Mascaobio, è stata una scommessa che volevo fare e non me ne pento, ho lavorato dalle 60 alle 70 ore tutte le settimane dando l'anima ma non bastava, quando si ha un'attività si deve vivere per lei, il vero imprenditore fa così, il tuo lavoro deve essere anche il tuo hobby e viceversa, sempre sul pezzo, non si può fare triathlon, è uno sport che ti porta via troppo tempo e che richiede sacrifici enormi.
Da quando è nato Zeno poi il tempo a mia disposizione si è ridotto ulteriormente e quest'anno allenarsi è stata veramente dura, sono contento di come sta andando la stagione ma ero al limite, sapevo che dovevo cambiare qualcosa nella mia vita perchè così  non riuscivo a dedicare tempo alla mia famiglia e alla mia esistenza....certo se avessi guadagnato tanto mi sarebbe stato bene ma visto che non era così ho deciso di chiudere; avevo paura, sopratutto il terrore di dover fare un lavoro che non mi piacesse ma la vita, per fortuna, è stata generosa, ho visto che la Gelateria/caffetteria Leoni di Cesena cercava personale per il  laboratorio torte e ho mandato il curriculum...beh...il giorno dopo mi hanno chiamato, ho chiuso Mascao il giovedì e il lunedì ho iniziato questa nuova esperienza.
All'inizio sarà dura, perchè cmq da Leoni sicurano molto i dettagli e si lavora in modo completamente diversoda come ero abituato, devo imparare tante cose che non ho mai fatto ma il lavoro mi piace e mi ritengo fortunato di aver trovato subito un altro lavoro rimanendo sempre nel settore.
Come si dice: "Chiusa una porta si apre un portone!" :-)
Nel frattempo ho corso anche a Cesenatico nel classico Triathlon Olimpico internazionale (1.500/40/10) di settembre, gara gold, quindi livello decisamente alto.
Partenza ore 9.30, mare piatto, 500 atleti al via, sapevo di avere una buona condizione in bici e di corsa mentre in acqua arrancavo, ho nuotato per tutto il mese di agosto in acque libere e il rientro in piscina è stato traumatico, il cronometro non mente ed è spietato, ma per fortuna il mare è un'altra cosa e appena partita la gara mi sono subito reso conto che stavo nuotando bene, infatti esco dall'acqua intorno alla ventiduesima posizione (passo 3'29''), parto forte in bici e raggiungo Bonetti e Gatti, vediamo il gruppo con Camporesi lì a 200 metri e proviamo a rientrare, senza riuscirci però  :-(   ci assestiamo sul nostro ritmo collaborando e rientriamo in T2 (media 40 Km/h), cambio veloce e parto, le gambe sono leggere, molto, non fatico mentre vedo gli altri atleti affaticati (il gran caldo mi ha aiutato visto che io non lo soffro, o meglio lo alleno :-)  ), recupero molte posizioni e chiudo 9° assoluto (secondo di categoria e terzo parziale run).
Sono molto felice del risultato e speranzoso per il mio futuro.
Prossime gare Duathlon di Piacenza e Finale Grand Prix a Scario.





Classifica Triathlon Olimpico di Cesenatico


giovedì 23 agosto 2018

Una veterinaria in famiglia


Il triathleta si avvicina più alla bestia che all'essere umano e cosa c'è dimeglio di un veterinario, anzi veterinaria, che studia medicina ayurvedica, in famiglia?
La mia bellissima moglie Valentina oltre a cucinarmi sempre dei pranzetti pieni di proteine sane e aminoacidi a gogo mi "costringe" ad ingoiare erbe e polveri dagli odori e sapori improponibili che però, alla fine dei conti, funzionano.
Quand mi diceva che non avevo bisogno di tutti quegli integratori non le credevo ma poi mi sono dovuto ricredere, grazie a lei ho eliminato tutti gli integratori sintetici, ma proprio tutti e i risultati, nonostante le poche ore di allenamento a disposizione, sono stati più che soddisfacenti.
Quindi AYURVEDA DOCET!!!
Sicuramente siamo una famiglia atipica, ma insieme funzioniamo proprio bene. :-)





mercoledì 22 agosto 2018

Welcome to Sky valley



Gli ultimi post erano tutti dedicati al triathlon quindi credo sia arrivato il momento di parlare di altro e visto che in questi giorni sto ascoltando un disco che mi accompagna fin dalla adolescenza la scelta mi pare ovvia.
Ci sono band che diventano seminali ma che rimangono nella penombra, non sfondano o non raccolgono quanto meritano, influenzano centinaia di altri gruppi, alcunidi questi  magari diventano delle rockstar famose ma loro rimangono a metà tra il mito e la leggenda, i Kyuss sicuramente appartengono a questa cerchia,  4 album, il primo "Wrench" trascurabile, gli altri tre: "Blues for the red sun", "Welcome to sky valley" e "And the circus leaves town" (in assoluto ilmio preferito).
Ma che genere fanno i Kyuss? Difficile rispondere, partiamo dicendo che sono tra i gruppi culto dello stoner rock poi per farvi capire potrei dirvi : prendete i Black Sabbath e i Blue Cheer, un suono di chitarra unico, ill deserto del nuovo messico e una buonadose di Peyote, frullateli assieme e riuscirete a farvi un'idea.
Purtroppo i Kyuss si sono sciolti troppo presto, Josh Homme (il chitarrista) ha avuto il meritato successo con il suo side project Queens of the stone age, John Garcia (il cantante) ha suonato in vari album di band diverse (gli Slo burn sopra tutti ma anche gli Unida), il bassista Scott Reeder ha fatto il turnista in vari gruppi per poi provare senza successo la carriera solista, Bratt Bjork (il batterista di "Blues for the red sun")) ha fatto una buona carriera solista negli States, ha suonato nei Fu Manchu (se vi piaceranno i kyuss ascoltateli) ed è diventato un ottimo produttore musicale mentre Alfredo Hernández, battestista in "sky valley" e "And the circus...." ha suonato nei Mondo Generator e in alcune band messicane.
Negli ultimi anni Garcia e Bjork hanno messo insieme la band KYUSS LIVES in cui proponevano live i brani dei Kyuss, li ho visti due volte dal vivo, Garcia canta ancora molto bene, addirittura meglio (probabilmente  beve e si droga meno) ma senza Josh Homme alla chitarra e Reeder al basso non è la stessa cosa.
Non vi resta che cliccare qui sotto ed ascoltarli!!!









giovedì 2 agosto 2018

Triathlon sprint di Faenza




In questo post avrei dovuto parlare di due gare ma la prima, il triathlon olimpico no draft di Brasimone è stato annullato x nubifragio e grandinata, ovviamente scoccia ma alla natura non si comanda, unico tasto dolente, l'organizzazione by Forhans team ha deciso di non rimborsare nulla visto che per regolamento non sono tenuti a farlo.....evito di fare commenti, dico solo che il tutto poteva essere gestito in maniera diversa.
Passiamo oltre quindi e parliamo del classico triathlon sprint di Faenza, quest'anno spostato a luglio per esigenze di calendario; che dire, a Faenza ho corso il mio primo triathlon e per me è sempre una festa, mi piace andare alla gara in bici (visto che abito a 30km) ed è la gara che preferisco, nonostante sia su distanza sprint con il nuoto in piscina.
Come da pronostico nuoto malino, nel senso che quest'anno va cosí, esco attardato girando nel mio solito 1'30" come passo, faccio una zona cambio perfetta e parto in bici a busso, prendi più atleti e tiro dritto a testa bassa, le gambe girano bene e non faccio una fatica esagerata, a metà primo giro inizio  a vedere Galassi ed Esposito poco piú avanti, continuo a spingere e rientro, formiamo un gruppetto di sette unità e arriviamo in T2 collaborando abbastanza, chi più chi meno :-) , parto forte anche a piedi, Galassi mi ha preso 5 secondi in zona cambio e voglio rientrare, lo prendo e mi metto a fare ritmo io, lui non molla e arriviamo a giocarci il quinto/sesto posto in volata che ovviamente perdo, bravo lui, chiudo 6° assoluto e primo di categoria e vinco una birra che mi ero giocato con Galassi prima della volata, questa si chiama sana competizione.
Sono contento sia della bici (finalmente le gambe vanno) e della corsa (16'05, secondo split run), vorrei fare altre gare nel breve periodo ma ad agosto sono sempre poche e lontane quindi si va a settembre, triathlon olimpico di cesenatico, sprint di Lido delle nazioni poi duathlon di Piacenza e Olimpico di Sapri ad ottobre.
Il piccolo Zeno cresce e devasta casa e alla mia famiglia formata da mia moglie, due bimbi, un gatto, sette cani, due capre e quattro cavie si è aggiunto un piccione caduto dal nido.

martedì 5 giugno 2018

Prendi un gelataio, un contadino e un atleta e ti ritroverai sul podio



Domenica scorsa a Lovere si è disputato il Campionato italiano di Triathlon medio (mezzo ironman),  la mia società mi ha chiesto di partecipare per la classifica a squadre, io ho accettato nonostante non potessi allenarmi x una gara cosí lunga (1,900 swim, 90 bike e 21 run), faccio fatica a preparare decentemente un olimpico, figuriamoci un mezzo ironman cmq l'ho presa con filosofia, ho pensato:" vado, faccio la mia gara dando tutto ma senza pressioni". Partenza alle otto, 800 atleti al via, parto in seconda batteria perchè non ho più rank (l'ultimo mezzo ironman risale a 4 anni fa), e non mi dispiace, mi faccio ilmio nuoto regolare a 1'30", prendo molti atleti della prima battteria ed esco dall'acqua con delle buone sensazioni, cambio veloce e parto in bici, percorso bike nervoso, lungo lago con gallerie buie, vento e una salita tosta da quasi 6 km da fare due volte, con i miei 150km a settimana non posso pensare di volare quindi anche la bici l'ho fatta regolare (38° tempo) e arrivo in zona cambio discretamente riposato, mi infilo le scarpe run (riuscendo a fare la pipí nel mentre, la classe non è acqua :-) ) e si parte. Delle tre discipline la corsa è quella che mi riesce meglio e anche se faccio dai 30 ai 40km a settimana riesco cmq a rendere bene, volevo correre la mezza maratona correndo a 3'50" al km e cosí è stato, non ho mai avuto un attimo di cedimento, ho continuato la mia rimonta iniziata dal nuoto e ho concluso 22° assoluto, su 800 non è male. Poi la sorpresa, con i miei compagni di squadra Cecca (l'atleta) e Alex (il contadino) arriviamo terzi nella classifica a squadre, battendo team molto più blasonati di noi. Gioia immensa. Devo ammettere che la distanza mi preoccupava ma alla fine ho fatto meno fatica a fare questo mezzo ironman che gli olimpici degli ultimi mesi, probabilmente perchè il mio fisico è più portato per le distanze lunghe, peccato non avere il tempo per allenarmi...vabbehhh.... :-) . Adesso una settimana di scarico e riposo, a giugno niente gare, solo famiglia e lavoro, si ricomincia a luglio. Dimenticavo: la domenica prima ho corso il triathlon olimpico di Gatteo, non ho fatto una gran gara ma sarei cmq arrivato sul podio se qualcuno non avesse tagliato spudoratamente (cosa notata da molti ma non dai giudici), tralasciamo, penso che la pena di certe persone sia il guardarsi allo specchio alla mattina e vedere ciò che sono....delle MERDE!!!




martedì 15 maggio 2018

Loser

"I'm a loser baby, so why don't you kill me?"

Questa canzone di Beck del 1993 l'ho sempre sentita mia; sono cresciuto con un padre (forte ciclista amatoriale più volte nei primi 10 alla Nove colli) che mi ripeteva sempre che il secondo non se lo ricorda nessuno e conta solo vincere, io al contraro ho sempre pensato che più che vincere fosse importante dare il massimo in allenamento e arrivare in gara dove il mio fisico poteva arrivare, senza aiuti esterni, se poi vincevo è ovvio che ero felice ma non era la mia fissa.
Quindi sono fiero di essere un "perdente".

Ecco ilvideo della canzone:

https://www.youtube.com/watch?v=YgSPaXgAdzE

Nel frattempo ho vinto il titolo regionale di categoria sulla distanza olimpica, a Sasso Marconi.
Ho nuotato meglio dell'olimpico di Barberino ma non abbastanza (ho girato a 1'30" e ho perso per venti secondi il gruppo che è rientrato sui primi), in bici ho provato a rientrare ma da solo era impossibile (il vento era molto forte) e ho aspettato il gruppo dietro (molto dietro purtroppo :-(  ) ,ho preferito riposarmi x la corsa e  la scelta si è rivelata giusta visto che sceso dalla bici ho corso a 3'29" su percorso vallonato (4° split run) rimontando molte posizioni e arrivando sesto assoluto.
Rimane il rammarico del nuoto perchè mi sarei giocato il terzo posto con Borghini ma è stata cmq una buona gara.
Prossimo appuntamento Triathlon olimpico di Gatteo.

...e la cosa più importante è che Zeno ha compiuto un anno. :-)




Classifica Triathlon Olimpico Sasso Marconi:

giovedì 3 maggio 2018

Duathlon di Imola e Ironlake



Duathlon sprint di Imola (15/04/2018)

Ho dovuto rinunciare per motivi lavorativi al campionato italiano di duathlon classico no draft di Quinzano, l'anno scorso ero arrivato 22° assoluto nonostante l'incidente che mi aveva fermato per quasi un mese e volevo provare a migliorarmi ma sarà per l'anno prox.
Cosí ho ripiegato sul duathlon sprint di Imola, alla sua  prima edizione questa garà ha sicuramente futuro; il percorso (fatta eccezzione per una parte della frazione run) è esattamente quello della gara di formula1, veloce con due strappetti che si fanno sentire.
Vista la starting list sapevo di potermi giocare un buon piazzamento, Camporesi e Angelini sono andati subito via e dietro si è creato un gruppetto di una decina di atleti, ho lasciato fare il ritmo agli altri controllando, alla fine il primo 5000 vallonato l'ho corso a 3'23" senza morire, ho cambiato bene in T1 e in bici siamo andati via in sei collaborando, davanti c'erano sempre Camporesi e Angelini con in minutino di vantaggio.
Siamo rientrati in T2 con un buon vantaggio sul gruppetto dietro e sono partito subito forte ritrovandomi dopo 500mt con il solo Galassi a tenere il mio ritmo, ho provato a staccarlo ma niente da fare e in volata mi ha battuto, bravo lui. :-)
cmq unquarto posto non si butta via.

Triathlon olimpico no draft Ironlake (29/04/2018)

Nelle ultime settimane mi sentivo molto bene, in tutte e tre le discipline e mi sono presentato a Barberino del mugello pensando di andare forte.....detto fatto.....nuoto di merda...mi si appannano gli occhialini enon vedo niente, prendo un sacco di botte in partenza ed esco dall'acqua intorno alla quarantesima posizione :-), insomma schifo.
Parto in bici pensando di spaccare ed invece faccio il primo giro pianissimo (pensando di andare forte :-) ). Per fortuna all'inizio del secondo giro mi rendo conto di poter spingere molto di più e ci metto 3 minuti inmeno del primo giro, quindi anche in bici faccio ridere, per fortuna almeno la frazione run la faccio bene, corro a 3'36" su un percorso sterrato e mosso, taglio il traguardo e mi rendo subito conto di non essere stanco, di norma lemie gare sono tutte in recupero e arrivo morto quindi qualcosa non quadra, insomma ho sbagliato proprio la gara.
Nonostante questo arrivo 11° assoluto e primo di categoria, la prox volta andrà meglio. :-)

Classifica duathlon imola

Classifica ironlake

mercoledì 21 marzo 2018

Coliandro is back!!!




Raramente mi appassiono a guardare serie tv, primo perchè non amo il televisore e secondo perchè non voglio sprecare il mio tempo passando da una serie all'altra, preferisco un bel film, anche se alcune serie tv sono indubbiamente belle ma semplicemente preferisco fare altro.
Faccio un'eccezzione per "L'ispettore Coliandro" dei Manetti bros, se voglio passare una serata tranquilla e staccare la spina Coliandro è perfetto anchè perché ogni puntata non è collegata all'altra e non hai la smania di vedere la puntata dopo, come succede con  le serie di adesso, Coliandro è come quelle degli anni ottanta/novanta, vedi Macgiver, Bo e Luke o l'A-team., sai già come finirà ma non ti interessa.
Coliandro è uno sbirro cresciuto a pane e fillm di Clint Eastwood, John Rambo e l'ispettore Callaghan sono i suoi miti, Coliandro vuole sgominare il crimine ma è terribilmente impacciato, al contrario dei poliziotti della tv, combina spesso dei casini e finisce sempre in mezzo a delle indagini ad alto rischio senza che nessuno lo autorizzi a farlo.
Il tutto girato a Bologna che si presta a meraviglia, i Manetti Bros ti fanno sentire dentro a Bologna, te la fanno annusare...una Bologna volutamente esagerata, iper violenta perchè Coliandro fa si ridere ma in fatto di violenza e sangue non scherza......
Coliandro è molto fumettoso, non a caso negli novanta dai libri di Lucarelli fu fatta una serie a fumetti, oggi difficilmente reperibile :-(((( .
Un prodotto a basso budget che è riuscito ad emergere tra la quatità di merda che gira in tv....Coliandro è underground, molte comparse sono un pò cosí magari ma questo lo rende ancora più bello....genuino.
Quindi se volete passare una serata spensierata guardatevi "L'ispettore Coliandro".

Allenarsi secondo natura

L'Ayurveda e lo sport




Il mercato degli integratori sportivi è sempre più attivo e in crescita, tutti cercano il modo legale di migliorare le proprie prestazioni o cmq per aiutare il fisico a recuperare le forze dopo gare ed allenamenti.
Potete sbizzarrirvi, ne trovate quanti ne volete, pre gara, x la gara, post gara, x prevenire i crampi ecc, le zone cambio brulicano di gel e borracce piene di liquidi dai colori fluo ma in pochi si pongono la domanda: "servono veramente?"
Personalmente penso che, praticando sport di endurance, sia necessario reintegrare quello che si perde in gara e allenamento ma non sono cosí convinto dell'utilità di certi prodotti.
Perchè?
Semplice, tutti gli integratori sportivi sono fatti in laboratorio, sono sintetici e il nostro corpo non li riconosce o cmq non è fatto per assimilarli.
Per fare un esempio pratico, gli aminoacidi ramificati si trovano nelle uova, nei latticini, nella soia in grande quantità ma sopratutto nell'alga spirulina e non è necessario ingurgitare camion di pastiglioni bianchi che intossicano i reni e il fegato.
Magari molti obietteranno, giustamente, che difficilmente si riesce ad integrare la giusta quantità di aminoacidi con il cibo ma mi permetto di obiettare.
Con il cibo solamente noma con l'ausilio delle piante si.
Ho avuto un discreto passato da atleta Elite, in particolare nel duathlon, adesso faccio l'age group, corro per divertirmi e insieme a mia moglie, che studia medicina ayurvedica (è la medicina tradizionale più antica della storia dell'umanità, non è roba da sciamani, in India è riconosciuta al pari della medicina convenzionale e molti medici, in tutto ilmondo, vi si stanno avvicinando) abbiamo deciso di provare ad eliminare tutti gli integratori classici e a fare uso solo di cibo e piante....un azzardo?...può darsi ma l'anno scorso non sono andato male e l'esempio della corsa basta per poter dire che forse è fattibile.
Ho chiuso l'anno correndo la frazione run nello sprint di Faenza a 3'20" al km correndo30/40 km a settimana....dai non è niente male. :-) Magari fra un paio d'anni avremo più risposte.
Nel frattempo ho corso al duathlon del Mugello, freddo polare e gara fatta in crescendo, era la prima dell'anno, non faccio podistiche e sono partito volutamente piano, per poi crescere, alla fine 20° assoluto con un livello molto alto, se avessi corso secondo le mie possibilità sarei arrivato nei quindici ma va bene cosí, non avevo riferimenti su come correre perchè l'allenamento ti può dare dei riscontri ma la gara poi è un altra cosa.
Prossima gara Campionato italiano di duatnlon no draft a Quinzano e Duathlon sprint di Imola poi siinizia con il triathlon.

sabato 3 febbraio 2018

Federazione impazzita o esigenza di calendario?



Di solito la stagione agonistica del triathlon inizia con i duathlon, gli anni passati le prime gare si facevano a marzo (fatta eccezzione per i duathlon in mtb), l'anno scorso il primo duathlon è stato quello di Terni, in Umbria, non lontano dal Lazio, dove le temperature sono cmq piú miti, quest'anno la prima gara si corre il 4 febbraio (con ancora delle gare di winter triathlon da disputare), sempre a Terni, i campionati italiani sprint e a squadre si disputeranno a fine mese a Caorle (Trieste), tenendo presente che febbraio è spesso il mese più freddo dell'anno si rischia di correre con temperature non lontane dallo zero, in condizioni proibitive.
Il calendario, normalmente, viene fatto tenendo presente le gare internazionali, io non so quando si disputeranno i mondiali o gli europei di duathlon ma cmq sia mi sembra una scelta veramente azzardata iniziare cosí presto.....vedremo come andrà, a me solo l'idea mi fa rabbrividire...dal freddo. :-(




venerdì 2 febbraio 2018

L'allenatore improvvisato


Da qualche anno va molto di moda, sopratutto tra atleti Elite, ma non solo, fare l'allenatore di triathlon.
Anni fa iniziai anch'io, visto che non potevo più allenarmi x competere come Elite misi su un gruppo di atleti e in collaborazione con la palestra Top Gym creammo il Progetto Triathlon; il primo anno andò bene ma mi resi subito conto che per fare il coach bisogna distaccarsi dall'essere atleta, bisogna mettersi in secondo piano e dedicarsi agli atleti seguiti, forti o scarsi che siano, perchè non si può allenare altre persone nel modo giusto se si vuole essere ancora atleti al 100%; insomma capii che non faceva per me perchè il poco tempo che riesco a trovare preferisco dedicarlo a me stesso.
Se si vuole fare l'allenatore ci si deve mettere in gioco, umilmente, facendo corsi che ti permettano di ampliare le tue conoscenze, perchè non esiste una teoria o un metodo di allenamento perfetti, esistono tante teorie buone ed altrettanti metodi.
Il difficile è capire cosa sia più adatto per ogni singolo atleta, capire come gestirlo e dare delle tempistiche idonee al tempo a disposizione, il triathlon non è uno sport come gli altri.
In conclusione diffidate da chi, nonostante magari un passato da atleta di buon livello, si improvvisa allenatore ed affidatevi a chi quel lavoro lo sa fare e sopratutto a chi vi dedica tempo e attenzione.

martedì 16 gennaio 2018

Govinda


Govinda è il nome della divinità induista protrettrice del mondo e del Dharma, ho approfondito la sua storia qualche anno fa, quando, in giro per Firenze con mia moglie, abbiamo incrociato un gruppo di Hare Krisna che ci ha invitati nella loro comunità sulle colline toscane, un mondo a parte che mi ha riportato indietro nel tempo, quando 15 anni prima, mentre ero fuori dal negozio di dischi che gestivo all'epoca, mi ritrovai a parlare con un ragazzo vestito con un lungo saio, completamente rasato, fatta eccezzione per una treccina nella parte posteriore della testa, avvolto da un'aurea di pace e armonia che viveva in una comunità in toscana, la stessa dove sono finito casualmente un pò di anni dopo.
Govinda è anche il nome di una delle mie caprette ed è il titolo di una delle mie canzoni preferite.
Insomma è un tema ricorrente della mia vita e come recita la canzone sopra citata:

"Govinda jaya jaya
Gopanda jaya jaya
Radha ramanahari
Govinda jaya jaya".

GOVINDA VINCERA'!!!

Al contrario della maggior parte dei triathleti che tediano il mondo raccontando i loro allenamenti su fb o con le foto dei loro garmin (che palle....ma chi se ne frega) io preferisco parlare di altro.
Poche parole..... Ma con un minimo di identità.

Mio padre mi diceva sempre:"Zitti e pedalare!"

E allora ecco il video di "Govinda" dei Kula Shaker:

https://m.youtube.com/watch?v=9QZOHzWLF9w

Ed io intanto continuo a fare i salti mortali per allenarmi, come tanti altri triathleti, dividendomi tra famiglia, lavoro e sport.

:-)

"Tu devi essere come l'acqua, che arriva, si adatta alle cose e poi scivola via."
  Joystick (dal film "Nirvana")